Regia di Rachid Bouchareb vedi scheda film
Con gli occhiali da sole, due amiche vanno incontro al confine tra la terra conosciuta e quella promessa. L’americana Marilyn, una dimessa Sienna Miller, ha riposto i sogni nel cassetto striminzito del tempo libero: impila scatole per portare a casa l’affitto, mentre il marito cupo e taccagno la tradisce. L’araba Mona, l’angelo bruno Golshifteh Farahani, ha sposato l’uomo che col tempo ha imparato ad amare, ma ha tradito le aspettative della suocera cui non potrà mai dare un nipotino. Disuguali e complementari, prendono la via di un concorso di danza del ventre: il pretesto motorio e il motivo catartico, la comunione festosa di due culture. Se donne e motori vanno cinematograficamente d’accordo su strade sterrate, la formula Thelma & Louise ha già creato ignobili fraintendimenti (l’ultimo quell’Adorabili amiche che infilava le intramontabili eroine nel titolo originale e le sviliva a colpi di desolanti stereotipi in un road trip più triviale che liberatorio). Rachid Bouchareb inquadra le sue protagoniste con affetto, conosce la misura reale delle parole e dei gesti. Eppure il suo viaggio da Chicago a Santa Fe scorre su un nastro trasportatore: resti a guardare le valigie che passano e non riconosci la tua. Ballano sole, Marilyn e Mona, figure scontornate dal flusso grigioverde di un paesaggio che vorrebbe esaltarne la geografia sentimentale, però le modella come emblemi di un’idea. Onesta, ma non basta.
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