Trama
Nel 1955, in un degradato quartiere operaio della piccola cittadina di Upstate New York, un gruppo di ragazze adolescenti fanno tra di loro un patto di sangue, suggellato dalla fiamma che si tatuano sulle spalle, e formano una gang femminile: le Foxfire. Stanche di essere continuamente umiliate e discriminate sia per essere donne sia per essere povere, Legs, Maddy, Lana, Rita e Goldie sognano un mondo in cui a governare siano le loro leggi e per porre fine al violento strapotere degli uomini si avviano verso un percorso di vendetta dall'alto costo.
Approfondimento
FOXFIRE - RAGAZZE CATTIVE: DAL ROMANZO DI OATES AL FILM
Rispetto al romanzo Ragazze cattive di Joyce Carol Oates da cui è tratto, Foxfire - Ragazze cattive è più strettamente cronologico e meno frammentario. Mentre Oates fa procedere la storia basandosi sui ricordi di Maddy, una delle protagoniste, il regista Laurent Cantet e lo sceneggiatore Robin Campillo hanno optato per un copione che ricostruisce dettagliatamente le sorti di una banda di cinque ragazze, dalla sua fondazione sino alla dissoluzione. Tuttavia, in vari passaggi hanno però scelto di mantenere fuori campo la voce di Maddy per evocare il senso di vertigine e confusione evocati da quello che è il periodo più cruciale della sua vita.
Ancora una volta, dopo Verso il Sud e La classe - Entre les murs, Cantet torna ad adattare un romanzo ma per Foxfire - Ragazze cattive rimane lontano dalla tentazione di trasferire l'azione in un contesto contemporaneo. La storia di Maddy e delle sue compagne ha senso solo se è collegata allo sfondo sociopolitico dell'America degli anni Cinquanta, un'epoca in cui il controllo sociale sugli adolescenti era molto forte.
Per la prima volta, il regista si cimenta dunque con la realizzazione di un film in "costume", ricreando in maniera realistica un periodo che è stato già portato sullo schermo diverse volte. Come tratto distintivo, Cantet sceglie però di realizzare Foxfire - Ragazze cattive trattandolo come un film di oggi e ricorrendo a soluzioni visive ruvide, regalate dall'uso della camera a mano ad alta definizione e dalle inquadrature in stile documentario. Così facendo, Foxfire - Ragazze cattive diventa una storia del passato raccontata con il linguaggio del presente e assume una dimensione di atemporalità, che si riflette anche nelle scelte della colonna sonora. L'America degli anni Cinquanta è la culla della pop music e del rock 'n roll che gli adolescenti ascoltano in contrasto con le canzoni sdolcinate che invece passano alla radio. Sulla scia del blues e del jazz, il rock trasmette la ribellione di un'intera generazione. Le protagoniste di Foxfire - Ragazze cattive vivono sulla loro pelle la scissione musicale: a bordo delle loro auto sognano ad occhi aperti con la musica alla radio ma poi ballano sulle note dell'hard rock. Il concetto di atemporalità è presente soprattutto nella canzone originale composta per il film dai Timber Timbre, un pezzo molto contemporaneo ma con echi dei suoni degli anni Cinquanta.
IL RECLUTAMENTO DELLE PROTAGONISTE
Se per reclutare gli attori di La classe - Entre les murs Cantet ha istituito un workshop aperto a tutti coloro che volevano parteciparvi, per Foxfire - Ragazze cattive ha proceduto in maniera inversa andando lui alla ricerca delle attrici giuste. Il regista ha trasorso un intero inverno a Toronto, in Canada, frequentando tutti i luoghi in cui era possibile incontrare degli adolescenti. Scuole, comunità e centri di recupero per giovani problematici sono stati i posti meglio sondati mentre i direttori del casting facevano ricorso a internet e reclutavano oltre 500 ragazze da provinare. Cantet non voleva trovare solo attrici convincenti per il ruolo a loro assegnato:il suo desiderio era quello di trovare un gruppo di ragazze che si amalgamassero creando un gruppo coeso, capace di restituire la forza d'unione delle componenti della banda. Solo dopo aver scelto il cast, Cantet ha deciso di organizzare un piccolo workshop mettendo a stretto contatto le ragazze scelte per 10 giorni. Le ragazze erano libere di improvvisare e, studiando le loro interazioni, Cantet ha estrapolato i lati delle loro personalità da trasferire nella sceneggiatura. Tra le ragazze selezionate, l'unica ad essere un'attrice professionista è Tamara Hope, scelta per la parte di Marianne Kellogg. Rispetto al resto del cast, la Hope ha tutt'altro modo di muoversi e relazionarsi con la telecamera e Cantet ha voluto che il suo fosse un personaggio senza età, in modo da sembrare adulta quando prende il tè con gli amici di sua madre e nuovamente giovane quando è in compagnia delle altre ragazze.
UTOPIE DA ADOLESCENTI
Cantet ha volutamente evitato di fare riferimento al cinema americano degli anni Cinquanta, che secondo lui presenta una realtà stilizzata e iconograficamente idealizzata. Per ricostruire il contesto, ha preferito fare affidamento a immagini d'archivio come quelle realizzate da Joseph Sterling per il libro The Age of Adolescence o da Bruce Davidson per Brooklyn Gang. Sfidando l'immaginario del sogno americano e dei proclami sulla luminosità del futuro, l'America di Cantet è fatta di lotta di classe, movimenti per i diritti civili, scioperi, pacifismo e disobbedienza.
Le ragazze della banda lottano prima di tutto contro lo strapotere del maschilismo e le forme con cui si è cristallizzato nella società. Questo aspetto è sottolineato con l'arrivo nella banda di Agnes, una donna più grande di Maddy e compagne che per anni è stata schiava del marito e della famiglia. Le protagoniste sognano un mondo senza uomini e tra di loro si crea un mondo di desideri, tenerezza e gelosia, senza che ciò implichi una dimensione omosessuale.
A differenza della banda maschile del liceo, le ragazze rifuggono i cliché e i codici sociali dei gruppi: non hanno un codice di abbigliamento uniforme e, soprattutto, scelgono di rimanere invisibili per avere maggiore libertà di azione. Le loro utopie sull'uguaglianza però trovano presto il modo di trasformarsi in qualcos'altro quando hanno bisogno di far soldi e cominciano a confrontarsi con i problemi dei grandi, lasciando il passo a una fase di cambiamento che le porta verso l'età adulta con un atto di terrorismo nato dalla disillusione.
Il tema della condizione femminile è associato anche a quello della discriminazione razziale quando le ragazze sono chiamate ad esprimersi per permettere a Marigold, giovane nera, di far parte del gruppo. Abituate a vedere il mondo con gli occhi dei bianchi, le ragazze non hanno mai visto al di là dei loro problemi ma la discussione che si apre su Marigold le porta ad aprire i propri orizzonti e a rivedere le proprie regole.
Note
Anche se a tratti pecca di lungaggini e pedanteria (il vecchio comunista, l’industriale bigotto), Cantet dà il meglio in uno stile diretto e non mediato dalla ricostruzione d’epoca, facendo degli anni 50 un periodo non ancora pronto a diventare Storia ma solcato da tensioni inafferrabili. In questo quadro privo di coordinate, le Foxfire sono vittime di una rivolta cieca, di un’impotenza che si coglie soprattutto nei corpi delle attrici esordienti, acerbe e incerte come i loro personaggi. In particolare, Cantet trova in Raven Adamson (Legs, la leader del gruppo) il segreto del suo film: due occhi spalancati e vendicativi dentro i quali è nascosto un desiderio di rivolta che da sempre l’Occidente porta con sé e solo a tratti riesce a sopire, mai a cancellare. Adattamento dell'omonimo romanzo di Joyce Carol Oates.
Trailer
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Commenti (6) vedi tutti
Per la regia di Laurent Cantet la trasposizione del romanzo di Joyce Carol Oates Foxfire: Confessions of a Girl Gang (1993), già raccontato, nel 1996, da un film diretto da Annette Haywood-Carter, con Angelina Jolie.
leggi la recensione completa di laulillaUn Cantet minore e una durata eccessiva.
leggi la recensione completa di ezioÈ un racconto in stile favola. Molto grazioso
commento di Jo82Pessimo, deludente.. molto.. voto 1
commento di stokaiserAnche in questo film minore qualche elemento di interesse si ritrova.
leggi la recensione completa di tobanisGiovincelle arrembanti tutto pepe.
leggi la recensione completa di chribio1