Regia di Steno vedi scheda film
Sulla scia del "Vizietto" di Molinarò ecco l'acuta commedia di Steno che non risparmia niente e nessuno: non è buonista ma realista, un pizzico di macchiettismo e per il resto tanta intelligenza messa al servizio di un racconto che non sbava. Pozzetto è agrodolce, in disequilibrio tra la Digos della portineria (il popolo basso, becero e democristiano) e la fabbrica (il mondo politico, le istituzioni, il potere). Bravi la Fenech e Ranieri che è pure un bel ragazzo perfetto per la parte. Il film è molto importante nel panorama italico, saturo di retoriche borghesi e di valori destrosi che si appaiono con quelli di sinistra senza più soluzioni di differenza. E' da poco morto pure Pasolini, la cui celebre cacciata dal Partito Comunista per omosessualità è stata ripresa a suo modo da Steno per "La Patata Bollente". Quindi abbiamo un film che non vuole essere gentile né con la destra né con la sinistra, ma vuole distinguere l'uomo vero dall'uomo politico, l'uomo etico dall'uomo moralista, e ci riesce. Pozzetto è davvero bravo, non solo a dar corpo e voce ad un personaggio comico, ma anche alla sua anima contrariata, dissidente e ribelle. Una ribellione leggera, comica, quella dl giullare e non del condottiero, ma comunque sempre efficace.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta