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Pat Garrett e Billy the Kid

Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film

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La recensione su Pat Garrett e Billy the Kid

di supadany
10 stelle

Pat Garrett e Billy the kid da grandi amici ad inevitabili nemici, rapporto che cambia per le scelte opposte dei dua protagonisti.

Da un lato Pat Garrett (James Coburn) ha scelto di stare al gioco, di invecchiare assieme al proprio paese, dall’altro Billy the kid (Kris Kristofferson), indomabile pistolero, vuole continuare indissolubilmente per la sua strada senza piegarsi fino alla fine come invece la situazione farebbe presupporre.

Entrambi avranno l’occasione per uscirne, ma se da un lato Billy non scapperà dalle sue terre per andare in Messico dopo aver scampato l’esecuzione per un pelo, dall’altro Pat è un uomo solo che segue il suo destino scolando grandi dosi di whisky.

Visto nella versione completa, arrivata da noi nel 2005 in dvd dopo che ai tempi dell’uscita il film aveva subito un taglio importante, e fin da subito si capisce che ci eravamo persi qualcosa di assolutamente fondamentale per una più completa comprensione della storia e dei caratteri in gioco.

Infatti l’inizio diventa così un po’ l’emblema di tutta quest’opera, con un montaggio alternato di altissima fattura che racchiude la figura di Pat come uomo morto che prima di ultimare il percorso su questa terra  dovrà uccidere l’amico di un tempo.

E subito dopo si rientra nei ranghi e parte una caccia dapprima ravvicinata e poi a distanza che raggiunge il suo epilogo attraverso un percorso ricco di dialoghi taglienti, risoluzioni di conti, frangenti reazionari e sfuggenti (mitico quando Garrett si ritrova in hotel in mezzo alle prostitute in una sorta di festa d’amore e giovialità sfrenata, un excursus totale ed inaspettabile, una sorta di oasi del piacere che stride con quanto vi sia fuori da quella camera).

Le due figure chiave sono descritte minuziosamente, sia grazie ai due notevoli interpreti, sia per merito di una sceneggiatura che li decifra al meglio anche con i silenzi, ma soprattutto con attenti gesti ed espressioni, mentre la fotografia è di alto profilo definisce i contorni di un panorama in decadimento.

Infine la colonna sonora firmata da Bob Dylan (presente anche in un ruolo dove la presenza conta più delle parole) è semplicemente leggendaria, prelibato corollario alle immagini e costantemente presente con tracce entrate con prepotenza nell’immaginario collettivo.

Dunque per me questo rimane (è) un western di primissimo livello, crepuscolare in senso assoluto, profondo e di grande presa, un film da assaporare nel suo complesso che racchiude in maniera esemplare la poetica del suo autore.

Indimenticabile.   
VOTO : 9/10.

Su Sam Peckinpah

Brillante lavoro d'insieme, trova parecchie soluzioni invidiabili su versanti diversi (descrizione dei caratteri, sparatorie, ideali) dando libero sfogo ad una poetica profonda e mai doma.

Su James Coburn

Grande personaggio e grande interpretazione nella quale nulla è lasciato al caso e tanti sono i motivi di interesse, tra momenti di pericolo ed altri più eccentrici.
Crepuscolare.

Su Kris Kristofferson

Personaggio ribelle e spregiudicato nel quale l'indole di Kristofferson trova forme comunicative efficaci.
Spavaldo.

Su Bob Dylan

Figura enigmatica (sono più i silenzi delle parole) che lascia sensazioni particolari.

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