Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film
In questo caso sono assolutamente d'accordo con il recensore di Film TV: anche secondo me "Pat Garrett & Billy The Kid" è il capolavoro di Peckimpah. E comunque è uno dei film che amo di più, anche di più del "Mucchio selvaggio". E' come se l'epica del western raccontasse sé stessa dopo la propria morte; ed è come se il regista sapesse di raccontare una storia già raccontata centinaia di volte e che non interessa più a nessuno, esattamente come il vecchio che racconta di nuovo un episodio dei tempi eroici a Billy, il quale vuole soltanto il suo letto per l'ultima notte d'amore con la sua donna. "Pat Garrett & Billy The Kid" è l'epica e l'epoca western che se ne vanno sapendo di avere fatto il proprio dovere, prima di tutto nei confronti degli amici, anche se, oggi, quello che importa è restare vivi. La colonna sonora di Bob Dylan impreziosisce la riuscita del film, come sta a testimoniare l'indimenticabile sequenza della morte di Slim Pickens sulla riva del fiume, mentre risuonano le note di "Knockin' On Heaven's Door". Ma la mia scena preferita si svolge quasi all'inizio, quando Billy viene arrestato da Pat dopo una sparatoria nella quale ci ha rimesso due compagni d'avventura: Billy esce dalla baracca con le braccia larghe come un Cristo in croce, tenendo in una mano il cinturone, e con un sorriso ironico si rivolge al vecchio amico: "Sei in brutta compagnia, Pat!" e questi, sorridendo contento perché non ha dovuto ammazzare il fuorilegge risponde "sì, ma sono vivo" e Billy ribatte "anch'io!". Eccezionale.
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