Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film
Sulle note della chitarra di Bob Dylan,al quale è riservato un ruolo quasi da "coro" come nelle antiche tragedie(ma qualcuno sostiene che potrebbe rappresentare il Diavolo,opportunista e spesso presente),Peckinpah deidca a una delle leggende piu'classiche del Far West un film dal deciso tono crepuscolare,in cui si pranza insieme e poi ci si spara alle spalle,si uccide ma non si nega al moribondo due parole di conforto,perche'la violenza è nella logica delle cose del West,e non si puo'sfuggirle.Splendido james Coburn come Pat Garrett malinconico e disilluso,vivace Kris Kristofferson ribelle senza speranza, l'autore del "Mucchio selvaggio" riempie il cast di facce tipiche dei classici western,magari dandogli ruoli brevi,ma mai inutili.E tra uomini che aspettano solo di far parlare le pistole,donne spettatrici del teatro di vita e morte che si svolge intorno a loro,aleggia la consapevolezza che non è piu'tempo di eroi ne'di miti.In questo senso "Gli spietati" è piu'figlio di questo film che del cinema di Leone,ma tant'è:è grande cinema lo stesso,salutato come apparentemente di genere dalla critica ai tempi,oggi giustamente riconsiderato come lezione morale e di spettacolo.
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