Regia di Christopher McQuarrie vedi scheda film
Sei bossoli esplodono, cinque vite si spengono. L’accusato non proferisce parola ma scrive un nome e Jack Reacher entra in scena. Mc Quarrie impone al film un ritmo teso, sostenuto da un’incalzante colonna sonora, dialoghi serrati e sequenze che lasciano spazio anche alla riflessione. Il tema del complotto, dell’America di ieri, e quello delle armi dell’America di oggi. La testimonianza dei parenti delle vittime, con il primo piano dell’avvocato, visibilmente scosso, chiude un montaggio alternato che restituisce il momento emotivamente più alto del film. Personaggi ben delineati che si muovono in un contesto da crime-story anni Settanta. Tutto questo per la prima parte, peccato che nel momento in cui la mission si fa impossible Jack Reacher si trasformi in Ethan Hunt. L’azione si fa più concitata e il film scade di tono. Il rammarico è che si poteva essere dalle parti di Don Siegel e invece si finisce in un prodotto anonimo e dozzinale.
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