Regia di Christopher McQuarrie vedi scheda film
Jack Reacher è un personaggio,protagonista di una dozzina di romanzi,thriller d'azione che lo vedono,ex-ufficiale della MP,la polizia militare,ritrovarsi nel posto sbagliato al momento giusto,e smontare complotti contro avversari sanguinari e ben organizzati.Lee Child,inglese trapiantato in USA,ha sfornato questi best-seller che in America e altri posti vendono molto,ma da noi non hanno mai trovato gran riscontro.Tom Cruise,in opposizione a Ethan Hunt,di "Mission:Impossible",ne fa un altro probabile protagonista di un brand che potrebbe durare a lungo,dato che i thriller con Reacher sono sì basati sull'azione,ma comprendono anche molto spazio lasciato alle deduzioni dell'investigatore non professionista,nomade per natura,inafferrabile e incapace di mettere radici:è vero,come hanno rilevato molti fans dei romanzi,che Jack Reacher sulla pagina è un colosso alto due metri e gigantesco,ma Cruise interpreta con un piglio da duro scafato,che non disdegna la battuta ironica,che fa passare sopra tale particolare.McQuarrie,che è nato sceneggiatore (de "I soliti sospetti") e qui è alla seconda regia dieci anni dopo l'esordio,sbaglia qualche passaggio,come il mostrare da subito chi c'è dietro il complotto che genera il massacro di inizio film,e l'eliminare anche troppo dal romanzo originario "One shot",però in un film di oltre due ore,mantiene un buon passo e confeziona una sequenza,perlomeno,da antologia come il duello tra automobili che culmina con una galleria presa contromano,da rinverdire i fasti di "Vivere e morire a Los Angeles".Non è dato sapere se ciò avrà un seguito,per il momento,ma non dispiacerebbe.
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