Regia di Rian Johnson vedi scheda film
Un bel film di fantascienza, professionale e attento ai dettagli. I salti nel tempo sono sempre stati un argomento cinematografico importante, uno spunto per "Frequency", o per il classico "Ritorno al futuro", ma mai si era sotteso a questa tematica un che di realmente psicologico, un incubo mentale che vede scontrare noi con noi stessi. "Looper" prevede che i condannati a morte vengano spediti indietro nel tempo, da dei killer che li uccidono all'istante, senza guardarli in faccia. Fatto sta che il lavoro di questi killer è finito quando uccidono loro stessi, da adulti, spediti indietro nel tempo dal futuro, condannati a morte. Simile trovata narrativa basterebbe a tirare il film per più di un'ora, ma Rian Johnson trascina altri eventi molto avvincenti nella storia, a partire dall'invisibile antagonista, che viene ritrovato alla fine, ma in circostanze non prevedibili. Forse però dando più spessore e meno tono serioso a quest'ultima parte, il film poteva anche venire meglio.
Il futuro dell'uomo, come il futuro del cinema, è frutto di una continua evoluzione, in cui il presente uccide sé stesso, e mentre lascia dietro di sé un passato glorioso, apre lo spazio al futuro, a nuove generazioni, e a nuove pericolose razze..
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