Regia di Pablo Trapero vedi scheda film
Attorno all' "elefante bianco", un enorme ospedale mai completato, cresce e si sviluppa una grande baraccopoli, nella città di Buenos Aires, Argentina. Trapero ci porta al suo interno, seguendo le vicende di due sacerdoti, un sempre bravo Ricardo Darìn e l'attore feticcio dei Dardenne, il belga Jeremie Rénier, che affrontano il degrado (e la speranza) stando in prima linea, rischiando e battendosi per un'ideale che va ben oltre la carità cristiana. Ognuno con i propri dubbi, le proprie crisi personali, si muovono nel forte ritratto quasi neorealistico che il regista dipinge con bravura, in un film amaro e vitale nello stesso tempo. Sullo sfondo la crisi sociale che attanaglia da tempo l'Argentina. Altro che "forconi". Ancora un bel film, dalla sottovalutata filmografia sudamericana.
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