Regia di Ziad Doueiri vedi scheda film
La vita di Amin Jaafari (Suliman), noto e stimatissimo chirurgo arabo che vive e lavora a Tel Aviv, viene sconvolta da un attentato in occasione del quale muore anche l'amatissima moglie. Incredulo, l'uomo viene indagato per favoreggiamento: sembra che l'attentato sia stato opera proprio dalla donna. Il ritrovamento di una lettera di quest'ultima lo spingerà a cercare di fare chiarezza sul movente e sul processo di radicalizzazione.
Diretto da Ziad Doueiri, il regista del magnifico L'insulto, The Attack - tratto dall'omonimo romanzo di Yasmina Khadra - è un'opera mai approdata nella sale italiane eppure straordinariamente equilibrata, capace di usare una vicenda privata come sineddoche di un enorme dramma collettivo: quello del conflitto israeliano-palestinese. Ai modi rudi ma convincenti della polizia israeliana e del Mossad si contrappongono le ragioni umane ma detestabili di un popolo - quello palestinese - sotto scacco, ma determinato a sacrificare i propri uomini e le proprie donne in nome della rivendicazione di un territorio. Se sul piano dei contenuti non si può che tributare un encomio al regista libanese, storico collaboratore di Tarantino, su quello della forma qualche lungaggine di troppo avrebbe giovato a un film peraltro tesissimo e interpretato superbamente.
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