Regia di Carl Theodor Dreyer vedi scheda film
La dimensione privata e spirituale della pulzella d'Orleans.Sinceramente mi sento inadeguato a scrivere riguardo a un film che ha un posto d'onore nella storia del cinema,tali e tante sono le emozioni riservatemi da questo struggente viaggio spirituale.Un film muto,girato in due stanze eppure capace di emozionare come pochi, è qui che sta la vera magia del cinema.Drejer voleva usare il sonoro ma non riuscì e forse fu meglio così.Ci si concentra sulla purezza dell'immagini,le sequenze sono sempre in primissimo piano e spesso vengono i personaggi vengono inquadrati dal basso verso l'alto come ad aumentarne la statura.Il film vive tutto nello sguardo ascetico,impaurito ma mai rassegnato della pulzella d'Orleans,una straordinaria Falconetti,volto modernissimo in mezzo a volti antichi,nel confronto tra la sua religiosità spontanea alla ricerca della comunione con Dio e i dogmi imposti dai vecchi teologi,che pur atteggiandosi a sovrani spirituali però sembrano avere pulsioni libertine di basso lignaggio(il discorso sulla sessualità,sulla lunghezza di capelli)o addirittura cadute in becere discriminazioni(la disquisizione sul disonore di portare abiti maschili invecedegli abiti femminili).Gli ambienti sono spogli,Dreyer,che ha creato personaggi femminili memorabili e sempre al centro del suo cinema , concentra la sua attenzione su questa giovane donna di diciannove anni che dalla storia abbiamo saputo capace di notevoli imprese militari.Ma qui è privata di tutto il suo valore militare,della sua armatura,è sola,inerme contro una congrega clericale raramente descritta in maniera così affilatamente negativa,una donna sola contro un apparato millenario che ha potere di vita e di morte su di lei.Loro con le loro domande senza senso a cercare di coglierla in fallo con inutili sofismi facendo leva sul suo analfabetismo e sulla sua presunta ignoranza e lei a rispondere con la semplicità dei puri d'animo respingendo le loro incredibili accuse.Giovanna sembra proiettata fin da subito alla comunione con Dio,il clero che la interroga sembra solo un ben misero ostacolo tra lei e l'aldilà.E i sublimi teologi insieme ai loro servitori sciocchi la sbeffeggiano anche:con lo scettro e la corona quasi a ricordare la corona di spine di Gesù Cristo,il rogo come un crocifisso....la cosa che mi meraviglia a più di ottanta anni dalla sua uscita è la sua stupefacente modernità.E'un film senza tempo,anche tra mille anni sarà sempre moderno....
si focalizza sui volti e sugli occhi della straordinaria Falconetti.Uno dei suoi capolavori
prova straordinaria,un attrice con uno sguardo indimenticabile...
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