Regia di Carl Theodor Dreyer vedi scheda film
La recitazione di Renée Falconetti, teatrale, c'entra poco con la verità dinamica del Cinema (ribattezzata, negli anni '30 e '40, dal genio di Leslie Howard, da maestosa professionalità di Laughton, Totò, Isa Miranda). Sul set di questo film, appare una donna satura di metodo Stanislavskij: non le ha portato avvenire artistico.
La santità non la si interroga -interroga; esclude, transito di sue valide repliche recitative.
Cinema francese e metodo Stanislavskij s'incontravano già, col muto gli anni '20. Questa recitazione teatrale di Falconetti, c'entra poco con la verità dinamica del Cinema: pensiero che si disvéla dall'azione, in ritmi narrativi d'agilità creatività del Regista : demiurgo del set ma ancella, d'ogni autonomia di genio interpretativo (se c'è...)
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