Accusata di eresia, Giovanna d'Arco compare davanti al tribunale ecclesiastico. Al termine di interrogatori e torture, Giovanna cede e firma l'abiura: poi però ritratta e viene perciò condannata a morte. I suoi capelli vengono tagliati, il rogo l'attende. Ma quando le fiamme si alzano, la folla insorge...
Note
Il film innovò profondamente il linguaggio cinematografico, in particolare grazie all'uso dei primi piani e all'impiego dei particolari. Benché "vecchio" di oltre otto decenni, conserva intatta una straordinaria modernità. Anche se avesse girato solo questo film, Dreyer avrebbe meritato un posto altissimo nella storia del cinema.
In risposta a Felini mi limito a riportare le parole di Filmtv che condivido in toto:"Il film innovò profondamente il linguaggio cinematografico, in particolare grazie all'uso dei primi piani e all'impiego dei particolari. Benché "vecchio" di oltre otto decenni, conserva intatta una straordinaria modernità".
La recitazione di Renée Falconetti, teatrale, c'entra poco con la verità dinamica del Cinema (ribattezzata, negli anni '30 e '40, dal genio di Leslie Howard, da maestosa professionalità di Laughton, Totò, Isa Miranda). Sul set di questo film, appare una donna satura di metodo Stanislavskij: non le ha portato avvenire artistico.
Un regista scandinavo racconta la vera storia del processo di Giovanna: un'attrice indimenticabile, una potenza espressiva che solo il cinema muto poteva raggiungere.
SOLO L'INTERPRETAZIONE DELLA FALCONETTI E', DI PER SE', UNA VERA E PROPRIA LEZIONE D'ALTISSIMO CINEMA.. UN CINEMA, QUELLO DELLA "PASSIONE DI GIOVANNA D'ARCO" DI DREYER, CHE SI PONE TRA I PIU' IMPORTANTI E DOGMATICI PUNTI D'ARRIVO ARTISTICI DEL SECOLO SCORSO.. CAPOLAVORO ASSOLUTO..
Pietra miliare del cinema, è entrato a ragione nella storia per la sua grande carica innovatrice in fatto di regia (l'ampio uso del primo piano), ma anche per l'enorme impatto emotivo: una delle più alte espressioni del cinema muto.
Massima stima per Dreyer, ma il film trasmette una pesantezza terribile. I continui primi e primissimi piani alla protagonista sono micidiali e sopporiferi. Concludendo non ritengo questo film uno dei miei preferiti… Polpettone 4
-Dio, che sofferenza..-
Così definisco questa eccelsa opera della settima arte e del muto firmata C. T. Dreyer.
Giovanna è un simbolo, il simbolo della fede in Dio, intesa come fede in un obbiettivo ultimo, in un obbiettivo altissimo: "il martirio sarà la mia vittoria, la morte la mia liberazione" dice in procinto al rogo. 'Giovanna verrà celebrata in ogni epoca… leggi tutto
Il marchio di Dreyer si vede bene: La passione di Giovanna D'Arco è un film di tensione ed inquietudine senza eccessi di azione e quasi privo di dialoghi (essendo ancora negli anni del cinema muto, c'era spazio solo per qualche didascalia). Insomma, il grosso del lavoro lo fanno l'inquadratura ed il montaggio; non si può che ammirare lo studio fatto dal regista per affondare nello… leggi tutto
Che esperienza terrificante! Giuro sul mio nore che non vedrò mai più un film così vecchio e brutto. io proprio non capisco tutti ‘sti cinefili che dicono d’amare sti film sordomuti e scoloriti che fanno venire la ngoscia di vivere… Qua sembra che l’amore per ciò che è vecchio basta a rendere un cinofilo un esperto… ma pe… leggi tutto
Incredibile film di Dreyer. Incredibile perché sembra girato ieri. Inquadrature sghembe, dal basso, oblique, pendolari, un uso del primo piano continuo, cifra stilistica ripresa poi da molti se non da tutti i grandi (come non pensare a Bergman, per esempio), e poi i dettagli, la scena finale della rivolta popolare sedata dai militari, mentre il fumo del rogo offusca ogni cosa e ogni…
Una mosca si posa sulla fronte di una sofferente Giovanna d’Arco (Renèe Falconetti), per qualche secondo, prima di venir scacciata via. Tale inquadratura verrà tenuta da Dreyer all’interno del girato, sfidando ogni gradevolezza estetica, a favore una ricerca di una spoglia imperfezione. I visi degli attori non sono truccati. I primi e primissimi piani di cui è…
La santità non la si interroga -interroga; esclude, transito di sue valide repliche recitative.
Cinema francese e metodo Stanislavskij s'incontravano già, col muto gli anni '20. Questa recitazione teatrale di Falconetti, c'entra poco con la verità dinamica del Cinema: pensiero che si disvéla dall'azione, in ritmi narrativi d'agilità…
C’è una tensione costante (emotiva, psicologica, spirituale) che unisce tutte le immagini di questa pellicola (vista nella sua versione originale restaurata nel 1985, insonorizzata), un legame alchemico di inaudita potenza e forza espressiva di cui il montaggio cinematografico è solo il mezzo, in quanto la vera unità avviene all’interno di chi guarda, con…
C'è del magnifico in Danimarca. Avevo 20 anni o poco più quando scoprii l'esistenza di Theodor Dreyer. Una domenica sera, sfogliando i canali tv, mi imbattei in un documentario Rai che mostrava lunghe sequenze del suo cinema. Ricordo ancora l'emozione indicibile che provai davanti alla sua Giovanna, e alla sequenza finale di Ordet, non ho mai più provato nulla di simile. E…
In questa lista vado a presentare alcuni film di specchiato e riconosciuto valore, che però non mi hanno sbalordito, come avrebbero potuto. Non li giudico negativamente, ma nemmeno mi è riuscito di…
Tenendo conto dei titoli che sono stati votati da almeno 25 utenti, questi dovrebbero essere i film preferiti dagli iscritti a FILMTV.IT (se mi è sfuggito qualche titolo, vi invito a segnalarmelo)
Come sarebbe la Top-50 se ci fosse una soglia di accesso un po' più bassa di quella che c'è attualmente (diciamo 50 voti, anziché 75)? Che ne dite se proviamo ad appurarlo? Io ho finora…
L’intero processo, a cui è stata sottoposta Giovanna d’Arco, messo in scena secondo quanto riportato dai documenti ufficiali dell’epoca.
Un ottimo esempio dell’ennesimo caso in cui le autorità verso l’imputato appaiono piuttosto come sadici bulletti al parco infierenti sull’inerme malcapitata vittima, perché lo stesso…
Come neanche il più renziano dei politicanti vado qui in tempi record a dichiarare terminata questa mia Salerno-Reggio Calabria (si tratta con ogni evidenza della Salerno-Reggio Calabria dell'Italia in…
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Commenti (12) vedi tutti
In risposta a Felini mi limito a riportare le parole di Filmtv che condivido in toto:"Il film innovò profondamente il linguaggio cinematografico, in particolare grazie all'uso dei primi piani e all'impiego dei particolari. Benché "vecchio" di oltre otto decenni, conserva intatta una straordinaria modernità".
commento di (spopola) 1726792La recitazione di Renée Falconetti, teatrale, c'entra poco con la verità dinamica del Cinema (ribattezzata, negli anni '30 e '40, dal genio di Leslie Howard, da maestosa professionalità di Laughton, Totò, Isa Miranda). Sul set di questo film, appare una donna satura di metodo Stanislavskij: non le ha portato avvenire artistico.
leggi la recensione completa di feliniUn regista scandinavo racconta la vera storia del processo di Giovanna: un'attrice indimenticabile, una potenza espressiva che solo il cinema muto poteva raggiungere.
leggi la recensione completa di Dario1966Immensa lezione di cinema.
leggi la recensione completa di cazzeggiatore del millennioSOLO L'INTERPRETAZIONE DELLA FALCONETTI E', DI PER SE', UNA VERA E PROPRIA LEZIONE D'ALTISSIMO CINEMA.. UN CINEMA, QUELLO DELLA "PASSIONE DI GIOVANNA D'ARCO" DI DREYER, CHE SI PONE TRA I PIU' IMPORTANTI E DOGMATICI PUNTI D'ARRIVO ARTISTICI DEL SECOLO SCORSO.. CAPOLAVORO ASSOLUTO..
commento di DavideKingInk80La più elevata rappresentazione scenico-teatrale di uno dei drammi storico-teologici più scindenti dell'umanità. Masterpiece.
commento di MrPostmanPietra miliare del cinema, è entrato a ragione nella storia per la sua grande carica innovatrice in fatto di regia (l'ampio uso del primo piano), ma anche per l'enorme impatto emotivo: una delle più alte espressioni del cinema muto.
commento di ZioMaroI primissimi piani di Dreyer ci conducono nella sofferenza della protagonista, sola contro tutti, anche di fronte alla (sua) morte.
commento di daveper9
commento di incallitoMassima stima per Dreyer, ma il film trasmette una pesantezza terribile. I continui primi e primissimi piani alla protagonista sono micidiali e sopporiferi. Concludendo non ritengo questo film uno dei miei preferiti… Polpettone 4
commento di Santiago damsuno dei film più belli della storia del cinema…primi piani e giochi di luce che nessuno sembra essere in grado di riportare alla luce
commento di Dr.Lynch