Regia di Carlo Carlei vedi scheda film
Ennesima trasposizione (necessaria come un raffreddore) di una delle piu' note ed appassionanti tragedie shackespeariane, opera di un regista italiano non nuovo ad essere coinvolto in grosse co-produzioni internazionali: un cineasta impegnato (troppo) spesso in lavori destinati a programmazioni televisive, che non e' mai stato indifferente alla formalita' istrionica e al perfezionismo, conseguenze di uno stile tecnicamente impeccabile ed anche ammirevole, non fosse che spesso la forma finisce per prevaricare una sostanza svilita in secondo piano.
Errore imperdonabile col grande autore letterario inglese che sta alla base di una sceneggiatura invece inutilmente magniloquente e ridondante, attenta alla superficie formale prima che alla sostanza narrativa, e dunque indotta verso una trasposizione troppo di maniera ed estetizzante. E dunque va bene, fino ad un certo punto, puntare sulla bellezza ultraterrena di attori (ed attrici, anche se Hailee Steinfeld appare più appassionata e coinvolta che il solo unicamente appariscente suo partner-bambolotto Douglas Booth, che al contrario pare impegnato unicamente a sfilare in passerella), ma poi la contesa tra due famiglie che rende irraggiungibile il sogno di un amore assoluto che sostituisce i capricci e le naturali ritrosie giovanili, si svilisce in una mera vuota fiera della vanita' e del capriccio.
Neanche in gran cast di contorno (cito Stellan Skarsgard, Natasha McElhone rediviva e Paul Giamatti) riesce a risollevare il pur dinamico film di Carlei da una maniera e da una stuccevolezza che fanno rimpiangere senza scrupoli le formali, ma anche puntuali e corrette riduzioni zeffirelliane troppo spesso frettolosamente bollate come esteticamente ridondanti e calligrafiche, frutto invece di una passione piu' viscerale e colta di quella che si intravede in questo puro calcolo commerciale laccato e iper calligrafico, per questo inevitabilmente unidimensionale, che condivide tuttavia col precedente adattamento del regista fiorentino la precisa e puntuale ambientazione veronese. Un film visto in (al) volo nella tratta Milano Dubai, assieme a qualche altro titolo ancora inedito nelle nostre sale.
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