Regia di Gore Verbinski vedi scheda film
Pirati del Far West. La premiata ditta Verbinski/Depp riprova il colpaccio caraibico cambiando ambientazione ma lasciando sostanzialmente inalterata la dinamica del fumettone fantasy d’intrattenimento. Un buddy movie a cavallo che fa incetta di luoghi comuni rapinando e banalizzando decadi di cinema western focalizzandosi malamente sull’estetica e trascurando buona parte dei contenuti di riferimento. Per carità, qui il genere non è altro che un mero pretesto, un travestimento come un altro sotto il quale camuffare l’ennesima storia di supereroi (anche perché alla fine è questo che sono sia Lone Ranger che Tonto), ma quando ti ritrovi bombardato di input e riferimenti come in questo caso, il raffronto diventa un parametro di giudizio non trascurabile. La ferrovia, il massacro degli indiani, la corsa all’oro (anche se qua abbiamo l’argento), i bordelli, le scorribande criminali, la complicità interraziale, la vedova da consolare, vendette e tradimenti vari. Un ricettacolo di situazioni messo insieme a mo’ di bignami, un canovaccio ritagliato a misura di star, cucito al punto tale che la spalla stramba diventa vero e proprio protagonista della vicenda. Sempre fra una smorfia e l’altra. Enorme dispiego di mezzi per un kolossal d’avventura ben confezionato ma essenzialmente riciclato. Da vedere senza alcun tipo di pretese, unicamente con lo scopo di passare un paio d'ore fra sketch, esplosioni ed ammiccamenti vari.
Che poi, se devo dirla tutta, i camei ironici di Barry Pepper ed Helena Bonham Carter valgono da soli l'intera prova dei tanto acclamati protagonisti.
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