Giulio (Valerio Mastandrea) si ritrova da un momento all'altro a dover cambiare vita quando la moglie (Barbora Bobulova), dopo aver scoperto il suo tradimento, chiede la separazione e, all'improvviso, la realtà intorno a lui non è più la stessa. Quarantenne e padre di due figli, Giulio è costretto dalle circostanze a dire addio al benessere familiare ed economico e a studiare nuove soluzioni pur di rimanere a galla e non affogare in una nuova povertà fatta di doppi affitti e doppie bollette da pagare, di pranzi solitari in trattorie di quart'ordine, di desideri dei figli da non disattendere e di creditori da cui nascondersi.
Note
Gli equilibristi (già dal titolo, visti gli sviluppi, si parte male) mette in scena tutto ciò che - almeno al cinema - non si dovrebbe mai: una narrazione didascalica (da fiction Tv), un festival che galoppa incurante negli stereotipi da dozzinale inchiesta televisiva, una scrittura manichea, dove la donna sembra una kapò totalmente priva di sentimento e suo marito un coglioncione masochista che pare averlo fatto apposta per soffrire. Regista e sceneggiatrice (Valentina Ferlan) puntano insomma tutto sull’argomento, nella speranza di farselo bastare. Ma per narrare di poveracci, del “27” che non arriva mai, dei soldi come ricatto capitalista bisognerebbe avere come modello Umberto D. e non un Tv movie da Rai1 + segue dibattito.
Film intenso, coinvolgente, con una tematica fuori dal comune e per questo ancor più interessante. Nel finale si lascia andare un po' al pietistico, ma resta un bel film. Voto: 4 stelle (2024)
Faccio un commento non al film bensì alla recensione o meglio a un certo tipo di recensione piuttosto diffuso dalle vostre parti. Noto spesso che il film preso in considerazione viene massacrato e fatto a pezzi, non sto a discettare se a torto o a ragione, ma poi quando vado a vedere la votazione essa risulta sufficiente o più: dov’è l’inghippo?
Gli equilibristi – impegnati in un funambolico esercizio - sono i padri separati. Come Giulio Colelli, impiegato comunale, sposato con Elena e padre di Camilla e Luca, un’adolescente ribelle ed un bambino pieno di complessi. Giulio se ne va perché ha commesso un errore imperdonabile. Ha avuto una relazione con Stefania, una sua collega di lavoro, ed Elena non è riuscita a dimenticarlo. Non… leggi tutto
Lungi da me l'intenzione di affermare che Gli equilibristi sia un gran film, ma la mia impressione è che sia un buon film, che purtroppo rispecchia una realtà presente nella nostra società degli ultimi anni. Come afferma un personaggio (interpretato da Giorgio Gobbi) incontrato casualmente dal protagonista presso una struttura del Comune denominata "Casa del papà", il divorzio è una cosa… leggi tutto
Bell’idea quella di far compiere un viaggio a ritroso al protagonista principale del film, dal benessere piccolo borghese, che passa per il tradimento in amore, fino alla povertà, che sottintende non solo mancanza di beni materiali, ma perdita di dignità, di umanità.
Il quarantenne Giulio compie tale viaggio. Una vita apparentemente tranquilla, con casa in affitto, le rate dell’auto da… leggi tutto
Discesa lenta,ma inesorabile,che trascina nell'abisso della miseria, un modesto impiegato comunale,Giulio,padre di famiglia affettuoso e impeccabile, dopo che una sua scappatella,viene scoperta dalla moglie, si ritrova abbandonato e solo, con risorse economiche scarse, che deve far fronte al pagamento degli alimenti per la ex consorte e per i figli, sarà costretto a ricorrere ad un…
Bella sorpresa. L'ho visto per caso su RAI Movie (ogni tanto qualcosa di buono) purtroppo iniziato, forse da una quindicina di minuti ma mi ha subito catturato e definitivamente sdoganato Mastandrea: è un grande. Storia di un realismo quasi sconcertante, dove tutti sono cattivi e incarogniti e trovarsi di colpo fuori dal piccolo, rassicurante menage familiare, può far piombare…
Uno spaccato di vita vissuta da un tipico caso umano del terzo millennio, un padre fedifrago che senza volerlo si ritrova messo alla porta dalla moglie ferita dal tradimento e quindi costretto a compiere equilibrismi giornalieri per rimanere nella corsia di una vita dignitosa, non solo la sua ma prima di tutto quella dei suoi figli rimasti con la mamma.
La cosa è alquanto complicata se…
Secondo me la recensione di film.tv l'ha scritta una donna, anche perchè questo film è chiaramente dalla parte dell'uomo, la cui separazione lo porta negli abissi dell'emarginazione e della povertà, a causa del suo orgoglio e di quello della moglie.
Certo se da fastidio che ogni tanto un film prende le parti dell'uomo, comunque causa del suo male, e non per forza…
Bellissima interprtazione dei tre protagonisti, padre, madre e figlia, che hanno focalizzato un problema nascosto ma attualissimo,dove Mastandrea ha dato il meglio nella sua interpretazione nazional popolare, e la Bobulova con la sua freddezza ha reso evidente la cattiveria femminila al quale ha fatto da contraltare la dolcezza della figlia. Ottimo Film.
Giulio ed Elena, una coppia sulla quarantina, due figli: un maschio ancora bambino e una femmina ormai adolescente. L'apparente normalità viene squarciata quando, incapace di sopportare un tradimento di lui, lei chiede la separazione. Giulio, semplice dipendente comunale, è costretto a trovarsi un altro posto dove stare e a sostenere le spese per i figli, affidati a Elena.
…
E' stata una sorpresa! Il film è curato nei minimi particolari e rispecchia, purtroppo, una situazione famigliare non inusuale ai giorni nostri. Non siamo assolutamente d'accordo sulle note negative che relegano il film con disprezzo ad una pellicola di serie "C" e propongono un improbabile raffronto con "Umberto D" ............ La crisi famigliare sembrerebbe prendere spunto da una…
Dopo le disavventure intercorse con La bella gente (2009), film uscito in sala solo ad agosto 2015, questa volta la creatura del caparbio Ivano Di Matteo non ha avuto di questi problemi (coproduzione italo-francese, distribuzione Medusa), semmai ha dovuto fare i conti con critiche contraddittorie e uno scarso, quanto prevedibile, riscontro di pubblico.
Un doppio peccato, perché, almeno…
Oh che bello c'e' la Bobulova,Oh che bello che anche la Sellers (Laurenti) o che apprezzabile c'e' anche Mastandrea ma il Film mostra si' l'Attualita'e le problematiche ormai note a tutti ma non induce ad una riflessione piu' profonda della visione stessa ma solo ad una svelta e piu' veloce Recensione in quanto non accade nulla d'essere menzionato come almeno particolare.voto.0.
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Commenti (5) vedi tutti
Film intenso, coinvolgente, con una tematica fuori dal comune e per questo ancor più interessante. Nel finale si lascia andare un po' al pietistico, ma resta un bel film. Voto: 4 stelle (2024)
commento di robynestaBen girato, ma... moscio .. grande pazienza per arrivare alla fine; voto 2
commento di stokaiserDramma della miseria,semplice ma incisivo.
leggi la recensione completa di Furetto60Faccio un commento non al film bensì alla recensione o meglio a un certo tipo di recensione piuttosto diffuso dalle vostre parti. Noto spesso che il film preso in considerazione viene massacrato e fatto a pezzi, non sto a discettare se a torto o a ragione, ma poi quando vado a vedere la votazione essa risulta sufficiente o più: dov’è l’inghippo?
commento di gianfry43E' TERRIBILE VEDERE CERTE REALTA' DELLE QUALI SI SENTE,SI PARLA,MA QUANDO LE MOSTRANO …
commento di fralle