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Il giovane Montalbano - Sette lunedì

Regia di Gianluca Maria Tavarelli vedi scheda film

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La recensione su Il giovane Montalbano - Sette lunedì

di genoano
5 stelle

Salvo matura e comincia a comprendere le ragioni di chi ha sbagliato, e a provare un senso di pietà per le miserie umane; sul lavoro, con un ubriaco sospettato di omicidio, e nella vita privata, col padre. Ma deve anche fermare un ammazzanimali che "va a crescere" in gravità dei delitti. Un altro episodio poco centrato. Voto 5.

Nell'ultimo episodio della prima serie dedicata all'eroe da giovane, assistiamo allo scatto definitivo della psicologia di Montalbano verso quella dolente comprensione delle ragioni del male, della debolezza e fragilità umane, e verso quel senso di malinconica compassione che sono tipici degli investigatori letterari di scuola "latina", a partire dall'indimenticabile Maigret; ogni criminale, o semplicemente ogni povirazzo con cui entra in contatto il commissario aumenta in lui la triste consapevolezza di quanto sia tinto questo mondo, e di come, in fondo, innocenti e colpevoli ne siano tutti ugualmente vittime. E' così che il duello col padre che lo ha fatto tanto soffrire si tramuta in una sorta di abbraccio nel luogo del ricordo, in una scena in cui Riondino e Chiaramida si  confermano i due attori del cast che hanno saputo meglio entrare in sintonia con i propri personaggi. Purtroppo il caso su cui maggiormente, ed eccessivamente, si profonde la sceneggiatura, quello del misterioso assassino di animali che "si sta contraendo", si rivela una variazione assai deludente, connotata dall'improbabilità più assoluta, sul tema di "La caccia al tesoro", episodio della serie principale. Così si conclude la prima stagione di una serie che poteva (e doveva) essere fatta con più cura, ma ha avuto comunque una sua ragion d'essere, confermando, attraverso un nuovo punto di vista, che la validità e la forza delle storie nate dalla penna di Andrea Camilleri va al di là di un interprete o di una regia.

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