Regia di Gianluca Maria Tavarelli vedi scheda film
Quando ho letto per la prima volta che ci sarebbe stata una serie sul giovane Montalbano ho storto un pò il naso, non concependone l'utilità e temendo ne uscisse fuori qualcosa di totalmente distante dalla serie originale, vuoi per il cambio di regia, vuoi soprattutto per la sostituzione degli attori. Ciò nonostante la pubblicità martellante e la curiosità mi hanno spinta a seguirlo. E non me ne sono pentita.
Il primo film tv sulla giovinezza di uno dei commissari più noti ed amati della letteratura e del piccolo schermo si rivela un buon prodotto di intrattenimento che condensa con misura giallo, commedia, denuncia sociale e un pizzico di folklore.
La regia valorizza al massimo ambientazioni ed interpreti, la sceneggiatura è abbastanza interessante e articolata (forse persino migliore di alcuni degli ultimi episodi del Montalbano "maturo"), gli attori ben scelti, soprattutto non ha deluso il protagonista, il giovane e ancora poco conosciuto, anche se figlio d'arte, Michele Riondino che riesce a dare una propria versione del personaggio senza scimmiottare troppo Zingaretti pur ricordandolo nella gestualità ed in alcune espressioni.
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