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Passione d'amore

Regia di Ettore Scola vedi scheda film

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La recensione su Passione d'amore

di alan smithee
8 stelle

IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA

"Si guardi attorno: le montagne, la luce del paesaggio a quest'ora! Le nevi sulle pendici! Non può esistere l'infelicità assoluta, come non esiste la felicità assoluta!"

Un ambizioso capitano di cavalleria di nome Giorgio Bacchetti (Bernard Giraudeau), di ritorno, nel 1862, dalla spedizione dell'Esercito di un'Italia non ancora completamente unita contro Garibaldi, in quella circostanza ferito in Aspromonte, viene destinato, dopo soli due mesi di licenza, a presidiare un comando in zona di confine.

Per questo è costretto ad interrompere una relazione clandestina che l'ufficiale aveva in corso con una bellissima donna di nome Clara (Laura Antonelli), sposata e con un figlio, ma che intratteneva entrambi in una relazione amorosa molto appassionata e sincera, frutto di un amore vero, più che di una pura passione.

In loco il capitano viene accolto con amicizia ed affetto dal colonnello del posto (Massimo Girotti), che cercherà di presentargli pure la cugina accolta in casa  ormai da anni, dopo essere stata vittima di un raggiro amoroso da parte di un losco individuo presentatole proprio a cura dell'ignaro colonello.

La ragazza, di nome Fosca (una straordinaria Valeria D'Obici), oltre ad essere estremamente cagionevole di salute, e davvero di connotati fisici sgradevoli, è afflitta da una sorta di esaurimento che le induce manie di persecuzione in grado di affliggerla ulteriormente.

L'incontro tra la donna, colta ed appassionata di lettura, ed il giovane ed aitante ufficiale, spinge la prima a desiderare ardentemente l'uomo, che tuttavia si nega e schermisce sia in ragione della sua storia d'amore clandestina ancora viva nonostante la separazione, sia a causa della scarsa avvenenza di quello strano personaggio di donna tormentato e sfortunato.

La situazione precipiterà sino a rendersi pubblica, facendo screditare anche l'onore dell'anziano colonnello, che si troverà costretto ad affrontare in duello il suo ex amico capitano, a sua volta poco per volta resosi conto della potenza dell'amore che quella donna dall'aspetto sgradevole prova per lui, e ritrovandosi a perdere in un colpo solo entrambe le donne che, in qualche modo e in termini completamente opposti, finivano per riuscire a far dare un senso alla propria vita di uomo al servizio di uno stato e di una unità nazionale in corso di turbolento e faticoso compimento.

"Io ho bisogno di te per essere felice. E di lei per vivere".

La straziante storia d'amore contrastato del capitano Bacchetti, diviso tra due donne e contrastato dai doveri inerenti il proprio rango, è raccontata con grande afflato narrativo e scenico da un bravissimo Ettore Scola, che è riuscito a trovare nella straordinaria prova di Valeria D'Obici, brutta fuori ma meravigliosa una volta che il pessimismo viene messo da parte in nome dell'amore per la vita e le sue più alte ragioni, il punto di forza di una storia in sé già estremamente interessante di efficace presa emotiva. 

Attorniano la straordinaria attrice - per questa parte premiata col David di Donatello, altri straordinari interpreti, tutti in parte e molto pertinenti, fra cui spicca l'aitante e interiormente devastato Bernard Giraudeau nel ruolo del capitano protagonista, conteso e diviso nell'amore di due donne tanto opposte quanto entrambe tormentate dalla passione che le anima e sostiene.  

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