Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
Un altro colpo messo a segno da uno dei più brillanti ed intelligenti registi italiani.
Portiere di notte insicuro e goffo, ma colto ed intelligente, è fidanzato ad una cantante impulsiva ed 'alternativa'. I loro guai iniziano quando vogliono avere un figlio a tutti i costi...
Uno dei pochi autori italiani in grado di rappresentare la volgarità odierna con occhio lucido e critico, senza qualunquismi e superficialità, Virzì non sbaglia neanche questo film; un film che tratta di una una società decadente, stupida ed incolta, dove viaggiano questi due personaggi poetici, particolari e stralunati, un po' eroici un po' antieroici, due personaggi sostanzialmente agli antipodi. Luca Marinelli è eccezionale nel ruolo di Guido, un poeta squinternato e senza spina dorsale, privo di qualsivoglia ambizione, ma anche di cattiveria ed invidia e ricco di poesia e bontà, un uomo che vive solo per l'amore della sua ragazza. Non è meno brava di lui Thony nel ruolo della sua fidanzata Antonia, impulsiva, estroversa, spiritosa e passionale, ma pregna di una pulsione autodistruttiva che solo il suo Guido sa mettere a freno. Quando lei si perde in questa pulsione, tradisce il suo fidanzato per un uomo indegno e scappa con un uomo ancora più indegno, Guido, come un eroe seicentesco, rinuncia ad offesa ed orgoglio borghese, si arma finalmente di coraggio, penetra nei meandri più bassi della società e la salva.
Tutti i santi giorni è una commedia malinconica raccontata talvolta con toni favolistici, che tocca il cuore e talvolta commuove e riesce ad essere leggera ed a scherzare su un paese sboccato e senza più speranze evitando di urlare e di drammatizzare. Insomma, un altro colpo messo a segno da uno dei più brillanti ed intelligenti registi italiani.
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