Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
amo virzì e sono accorso, ma questa volta non mi ha coinvolto più di tanto.mi ha ricordato tanto il bellissimo AMERICAN LIFE di sam mendes e questa mi è sembrata tanto una sua versione italiana. tra l'altro il personaggio di luca marinelli ricorda quello interpretato da john krasinski con la sua affidabile presenza, anche se poi thony invece si discosta dalla seppur irrequieta maya rudolph. guido e antonia tentano in ogni modo di avere un bambino. sono circondati da gente che ha figli, i parenti e i vicini che li hanno e quasi non li meritano. l'arrivo di virzì in questa periferia di villette tutte uguali tanto anonime che non danno un senso di appartenenza geografico, non giova alla sua solita verve. i protagonisti sono instabili, irrequeiti, insoddisfatti e smarriti e virzì lo sembra con loro. la scena col giapponesino che cerca un lavoro di mano pronto a pagare guido per farlo, mi ha lasciato devo ammetterlo, basito. un pò meglio la corsa di guido insieme agli altri possibili futuri papà, per accaparrarsi l'unica stanza disponibile della clinica adibita allo svuotamento di... per riempire il.... non so, poi anche questo accanimento mostruoso su questi benedetti coatti romani che sembrano la piaga che ci appesta tutti, mi sembra troppo spiattellato e insistito per non essere scevro di un fondo di moralismo. mi ha dato l'impressione di essere la solita commediola agro-dolce media, interpretata correttamente, ma senza guizzi come nei più memorabili TUTTA LA VITA DAVANTI e LA PRIMA COSA BELLA. un pò come il mediocre film da regista di bruni, TUTTI I SANTI I GIORNI è un film che mi sarei aspettato da un mestierante non da un virzì.
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