Regia di John Moore vedi scheda film
Ne sono passati di anni da Trappola di cristallo, quando un 33enne Bruce Willis, ancora coi capelli, fregava i terroristi. Ora sfiora i 60 ma continua a fare il suo. E siamo infatti al quinto capitolo di questa saga infinita (finirà quando finiranno gli incassi, ovvio). Stavolta il nostro deve dare una mano al figlio, che è a Mosca, arrestato. Anche un locale dissidente è stato arrestato…ma è ovvio, nulla è come sembra e il viaggio di Willis a Mosca sarà una serie di avventure. Il film non è granchè, soprattutto nella prima parte, con Willis che dà fastidio da quanto è strafottente e pure l’inseguimento, al solito assurdo, è troppo lungo e anche noioso. La seconda parte un po’ meglio, anche per qualche buona battuta. Nel complesso ha però un po’ stancato, sta cosa. Il primo era una gran cosa, era una novità, era anche un gran bel film d’azione; i seguiti non erano malvagi, con punte qua e là, ma ora io mi sarei un tantino stufato. Questo, va detto, è quello meno piaciuto al grande pubblico, e a me anche, che darò 5. Tanti scoppi, tanti botti, spari, armi e…poco altro. Ma il pubblico è comunque accorso, il film è andato benino e dunque aspettiamo Die Hard 6 e incrociamo le dita.
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