Regia di Conor McMahon vedi scheda film
Conor McMahon è un regista che ho conosciuto quasi casualmente con "Stitches", un film pieno di stereotipi ma allo stesso tempo fuori da ogni schema e da qualunque etichettatura "cinematografica" non appartiene a nessun genere ma è il genere "Stitches"quel tipo di film che piace tanto a James Guun che ci ha regalato stupendi e sconosciuti film dal genere estremamente ambiguo ed originale tra l'azione e la parodia, tra l'horror e la comicità, il genere di film che nasce per divertire ed intrattenere non curandosi e non importandosene di far magari storcere il naso a qualche purista cinefilo; "Stitches" può essere perfettamente inquadrato in questo tipo di cinema, puro intrattenimento, la straordinaria spontaneità e la passione nel dirigere un film, metterci dentro tutto ciò gli viene in mente, senza curarsi di trovarne una motivazione ma solo per il gusto di farlo, un pò come mischiare un'accozzaglia di aromi e spezie in un brodo vegetale per il solo gusto di assaporare il risultato finale; E' con queste aspettative che ho registrato e guardato "Dead Meat", aspettandomi certamente un horror, ma con elementi fuori da ogni schema, quasi assurdi, quasi ironici, comici, grotteschi; Ciò che invece mi sono ritrovato davanti ha profondamente deluso le mie aspettative: il classico "primo film", una storia stra-ritrita e ritritata e riscaldata, dead meat, carne morta, zombie!, senza nulla di particolare, quasi come se Conor McMahon avesse un certo timore, quasi come se fosse impacciato, inesperto, ansioso e restio nella sperimentazione e nella spontaneità; Mi è sembrato quasi che il regista cercarse di trattenersi entro certi limiti ben precisi ed etichettati, si intravede poi un'altra faccia del regista, quella dello sperimentatore, della bomba innescata, del giovane regista pazzo, eccentrico, grottesco, esagerato, spontaneo ed esplosivo, quel suo lato meravigliosamente oscuro che verrà fuori con "Stitches". Budget (giustamente e prevedibilmente) bassissimo, (più che low-cost sarebbe quasi un no-cost), carenza di fondi che pesa tanto in un genere di film come questo dove quel minimo di credibilità è estremamente necessario per renderlo "guardabile", gli attori sembrano appena usciti da un corso di recitazione serale e gli effetti speciali sembrano realizzati dalla figlia del regista tra una casa delle bambole ed un finto thè con le compagne d'asilo. E' comunque assolutamente doveroso dover riconoscere una certa tecnica registica che lo separa da tanti giovani registi che si mettono a produrre film con i soldi della paghetta settimanale; Non posso negare che sto aspettando con ansia il prossimo lavoro di questo esuberante e rampante giovane regista che è da tener d'occhio poichè potrebbe regalarci un inaspettato capolavoro.
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