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La passeggiata

Regia di Renato Rascel vedi scheda film

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La recensione su La passeggiata

di mmciak
6 stelle

"La passeggiata" diretto nel 1953 da Renato Rascel,
devo dire che non mi è dispiaciuto.

La storia si svolge a Roma e racconta che
Paolo Barbato è un giovane provinciale che si è
trasferito nella città eterna per fare l'istitutore
del Collegio Nazionale.

Però un giorno sul Gianicolo incontra casualmente Lisa,
che è una giovane ragazza di vita di cui rimane folgorato
e si innamora perdutamente.

Però viene a sapere che è una prostituta ma non accetta
l'idea e continua a corteggiarla e soprattutto tenta
di redimerla.

Ma un giorno gli manda l'invito della rappresentazione
teatrale del collegio.

Il Film è la prima e unica regia di Renato Rascel,
che si ritaglia anche il ruolo del protagonista
Paolo Barbato,che è un misogino e ingenuo
professore che accetta questo posto a Roma
in un collegio sposando la tesi del rettore
che è "l'esempio",per poi innamorarsi di Lisa,
che è una donna di "facili costumi" e non accettando
questa cosa.

Ma il rapporto di Paolo con il rettore non sarà idilliaco,
e per il motivo che non accettava "la professione" della
ragazza,la inviterà alla rappresentazione teatrale,non capendo
che sta sbagliando e a mettere in repentaglio
la sua professione dentro il collegio.

La pellicola presentata dalla Fox e prodotto
da due piccole case di produzione con un budget
risicato,e si ispira al racconto di Gogol,
e l'Attore riesce a gestire questo con molta
astuzia,e riesce a creare un atmosfera da
favola con una miscela malinconica,e dove riflette
sul significato dei sogni e dove infatti sogna
Lisa,che è l'emblema della bellezza,che è
incarnata da una bravissima Valentina Cortese.

Poi la maggior parte è ambientata in questa passeggiata,
dove Paolo inizialmente continua a seguire Lisa
per parlargli.

Comunque ci sono scene che rimangono impresse
come quella del sogno,dove Rascel azzecca
registicamente momenti di vera poesia,
e anche quando c'è la rappresentazione
teatrale che comincia a fare un monologo
dei suoi che è divertente perché alla
fine non dice niente.

Purtroppo però negli interni la recitazione
è teatrale e il tutto né risente parecchio.

Invece segnalerei nel ruolo dell'antipatico
rettore un grandioso Paolo Stoppa,che era
un asso in ruoli del genere e anche qui
è un ruolo,non grande,ma che rimane.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano oltre i citati:

Giuseppe De Martino-Lina Marengo-Tino Bianchi-
Eduardo Passarelli-Lia Angeleri-Gondrano Trucchi-
Anna Maria Bottini-André Hildebrand-Dante Bisio-
Francesco Mulé-Ida Ceccano e Riccardo Bottone.

Invece nel Cast tecnico segnalerei la bella
colonna sonora che è composta dallo stesso Rascel
in collaborazione con Giovanni Militello,
e nella sceneggiatura dove partecipa
sempre l'Attore c'è anche un certo
Cesare Zavattini,che è il migliore
sceneggiatore che abbiamo avuto in Italia,
con lui ci sono anche Enzo Curreli-Diego Fabbri-
Ugo Guerra-Giorgio Prosperi-Franco Rossi
e Turi Vasile.

In conclusione un piccolo Film medio,
che nella durata di 70 minuti,miscela
la Commedia con il melò molto bene,
prendendo un testo difficile e mettendolo
sullo schermo in un modo molto personale,
anche se a tratti soffre di una scenografia
e di una recitazione teatrale,che rovina un
pò il tutto,anche se rimane comunque gradevole
per la presenza di Rascel,che diverte,non esagera
e che riesce a non cadere nello zuccheroso
e nella banalità,evitando l'"Happy End",
ma anche con la speranza che i sogni si possono
avverare.

Il mio voto: 6,5.

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