Due donne della buona società vittoriana parttono per l'India, perla dell'impero britannico. Una è giovane ed è la prima volta che visita il paese, l'altra è anziana e va in visita al figlio militare. Nella terra di pericolose suggestioni per gli algidi coloni inglesi, la signorina visita antiche caverne, ha una crisi isterica e accusa il suo accompagnatore indiano di abuso sessuale. Maestoso e crepuscolare ha l'epos delle grandi produzioni anni Quaranta con quel tanto di modernità nella delineazione psicologica dei personaggi che ne arricchisce la trama. Oscar alla non protagonista Peggy Ashcroft e alle musiche di Maurice Jarre.
Ultimo film del grande David Lean che porta sul grande schermo una storia complessa, dalle complesse dinamiche. Fragili equilibri di una nazione in un fragile equilibrio di convivenza tra culture, con una che si impone in maniera autoritaria sull’altra legittimamente desiderosa di raggiungere un’agognata autarchia.
Qua siamo in ambientazioni al tempo dell'allargamento dell'Impero Britannico fino in ndia come una delle Sue Colonie ma la Storia di ben oltre 2h:40' risulta pallosa assai e ci s'addormenta a singhiozzi.voto.1.
Ho letto il romanzo di Edward Morgan Forster e posso testimoniare che il film è molto fedele alla lettera e allo spirito dell'opera: David Lean, al suo ultimo film, è riuscito con grande abilità a trasporre il senso del libro nelle dimensioni di un kolossal che potremmo definire "intimista". Centrale il tema dell'inconciliabilità della cultura inglese e di quella… leggi tutto
"Passaggio in India" diretto nel 1984 da David Lean, devo dire che non mi è dispiaciuto. La storia si svolge nell'era Vittoriana e racconta che Mrs Moore, un'anziana signora inglese, compie un viaggio in India con la giovane Adela Quested, fidanzata del figlio Ronny, magistrato civile nella città indiana di Chandrapore. Durante il viaggio fanno la conoscenza di… leggi tutto
Né romantico né lucido, come invece è stato definito. Troppi temi, affastellati, suggeriti pesantemente solo a parole e presupposti alla vicenda, ma non espressi veramente: l'arroganza razzista inglese nei confronti degli indiani è denunciata fin dall'inizio con semplicismo ma senza approfondimento, come pure il servilismo o la passiva accettazione indiana: Aziz si… leggi tutto
Quando un film sorge da un libro di E.M. Forster si tramuta in un viaggio, un viaggio nel tempo, nei luoghi, nei costumi, nelle culture, un viaggio fatto di panorami naturali e pittoresche ricostruzioni storiche di personaggi e ambienti, ma anche un viaggio negli animi umani più svariati, con le loro contraddizioni, i loro punti di forza e debolezze, le loro virtù associate alle…
Gliel’aveva giurata David Lean a quei giovani rivoluzionari della “Nuova Hollywood” - fautori di un cinema improntato alla contemporaneità, in cui la ribellione dello sguardo si accompagnava ed un nuovo gusto delle immagini -, quando nel 1970 demolirono ignominiosamente “La Figlia di Ryan”. Aiutati dal tonfo ai botteghini dell’opera in questione, la…
L'ultimo film di David Lean, pur non all'altezza dei suoi capolavori, può definirsi pienamente riuscito. Com'è nello stile del regista, c'è grande attenzione alla forma che talvolta, come nel passato, a causa della sua perfezione accademica, mette in secondo piano il contenuto, tuttavia è un'opera molto ispirata, che riesce ottimamente a raffrontare la…
"Passaggio in India" diretto nel 1984 da David Lean, devo dire che non mi è dispiaciuto. La storia si svolge nell'era Vittoriana e racconta che Mrs Moore, un'anziana signora inglese, compie un viaggio in India con la giovane Adela Quested, fidanzata del figlio Ronny, magistrato civile nella città indiana di Chandrapore. Durante il viaggio fanno la conoscenza di…
Senza considerare l'origine letteraria (che non conosco), trovo questa versione by Lean un lavoro di sostanza: nei personaggi, nelle locations, nelle emozioni, nelle musiche insomma nella messinscena. La durata può sembrare impegnativa ma l'uso dell'ambientazione e di elementi puramente cinematografici come il montaggio (sia visivo che sonoro) che le inquadrature alleggerisce il carico…
Avevo già visto il film in passato e condivido in pieno il pensiero di alcuni critici che lo hanno trovato, rara aves in terris, molto vicino allo spirito del romanzo di Forster. Il merito va principalmente allo scenografo ed alla mano del del regista che ha ben diretto gli attori che hanno ben interpretato la loro parte. Tuttavia, come spettatore questo film mi fa male…
Né romantico né lucido, come invece è stato definito. Troppi temi, affastellati, suggeriti pesantemente solo a parole e presupposti alla vicenda, ma non espressi veramente: l'arroganza razzista inglese nei confronti degli indiani è denunciata fin dall'inizio con semplicismo ma senza approfondimento, come pure il servilismo o la passiva accettazione indiana: Aziz si…
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Ultimo film del grande David Lean che porta sul grande schermo una storia complessa, dalle complesse dinamiche. Fragili equilibri di una nazione in un fragile equilibrio di convivenza tra culture, con una che si impone in maniera autoritaria sull’altra legittimamente desiderosa di raggiungere un’agognata autarchia.
leggi la recensione completa di FabelmanL'ultimo film di David Lean, pur non all'altezza dei suoi capolavori, può definirsi pienamente riuscito.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiQua siamo in ambientazioni al tempo dell'allargamento dell'Impero Britannico fino in ndia come una delle Sue Colonie ma la Storia di ben oltre 2h:40' risulta pallosa assai e ci s'addormenta a singhiozzi.voto.1.
commento di chribio1