Regia di Narciso Ibáñez Serrador vedi scheda film
Horror spagnolo precursore di Suspiria per ambientazione in un collegio femminile centro di misteriosi delitti, e insolitamente audace per contenuti a dir poco estremi all'epoca della realizzazione.
Francia, inizio del XX° Secolo. La piccola Teresa (Cristina Galbó) viene accompagnata da un tutore in un collegio femminile diretto dalla severa Forneau (Lilli Palmer). Tra le allieve, ragazze dai sedici a ventun anni, Irene (Mary Maude) gode di posizione privilegiata e non disdice di punire su ordine della Forneau, occasionalmente, le più indisciplinate. In un clima di morbosa reclusione, l'unico svago è rappresentato dal giovane che fornisce la legna per il riscaldamento del collegio, frutto di incontri occasionali con le ragazze. Qualcosa di inesplicabile aleggia attorno all'edificio: la scomparsa di Isabelle (Maribel Martín), infatti, non è la prima, dato che senza movente negli ultimi mesi altre tre ragazze sembrano essere fuggite. Nel frattempo Teresa fa la conoscenza di Louis, figlio della direttrice, scoperto più volte a spiare le collegiali sotto la doccia.
Narciso Ibáñez Serrador (1935 - 2019), fino al 2006 sulla scena (come sceneggiatore e regista di La culpa, film della serie Películas para no dormir), ha diretto poche, ma senz'altro significative, pellicole horror e thriller. Gli orrori del liceo femminile, assieme a Come si può uccidere un bambino? (1976), rientra tra queste. Il liceo femminile, rappresentato in forma di carcere e centro di pulsioni deviate (latente e suggerita, ad esempio, la tendenza omosessuale tra ragazze), viene ripreso da Serrador con uno stile tutto particolare, dove di fondamentale importanza diventano gli arredamenti e le fonti di luce, sempre posizionate in maniera tale da rendere spettrali e misteriosi gli ambienti. Questa soluzione, assieme alla scelta di far evolvere la storia -ricca di personaggi ambigui e indecifrabili- attorno alla piccola Teresa, sembra avere ispirato (non poco) il Suspiria di Dario Argento. Piuttosto lento, per quanto molto ben realizzato, diventa particolarmente interessante nell'ultima mezz'ora, con deriva nel thriller più puro, una svolta agghiacciante per la sorte della protagonista e una chiusa che verrà ripresa anche in un altro horror spagnolo (Pieces. Mil gritos tiene la noche, 1982) e da Lamberto Bava in Body puzzle - Mysteria (1992).
Terror: La morte insegna al collegio
I fumetti neri italiani degli anni '70 più volte si sono ispirati al cinema horror. Non solo per le copertine gotiche e spesso caratterizzate dalla presenza di personaggi appartenenti al filone, ma talvolta ricalcandone pari pari alcune sceneggiature. In passato abbiamo citato i casi di La pelle di Satana, Horror express, Mircalla - L'amante immortale e l'eclatante Mortiria, libera rilettura di Suspiria (recensione Masks). Nel Terror gigante n. 19 (maggio 1971 - La morte insegna al collegio), viene ripresa in identica maniera (con dovizia di dettagli) la storia di Gli orrori del liceo femminile, variando la location [il collegio Blak (errore ortografico?) Castle è in Inghilterra] e ovviamente i nomi dei personaggi. Benché insistente nelle morbose scene di nudo, rimane una fedelissima trasposizione a fumetti del film.
"Se non riuscite a crescere bene i vostri figli, non penso che tutte le altre cose che fate abbiano molta importanza." (Jacqueline Kennedy)
F.P. 10/11/2019 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 97'53")
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