Regia di Alexandre de La Patellière, Mathieu Delaporte vedi scheda film
Intelligenza, ironia e divertimento.
Che film! Che commedia! Se penso a Perfetti Sconosciuti, dove anche lì tutta la sceneggiatura è stata costruita su una cena fra amici, provo una grande invidia, perché questo film vale 100 volte quello italiano. Perché? Qui sprizza intelligenza in ogni frammento, in ogni dialogo, in ogni gesto, in ogni silenzio. Questo gruppo di amici si ritrova a cena col sorriso, col desiderio di scambiarsi le solite battute di queste occasioni, ma basta una gag del simpaticone del gruppo per scatenare una slavina che rimanda o cose serissime e nessuna si salva. Tutti hanno scheletri da tirare fuori, rivendicazioni, insoddisfazioni, risentimenti. Le amicizie sono equilibri sottili, spesso sono le reticenze che le tengono in piedi, e forse è giusto anche così. Alla fine una risata ci salverà, ma quanto sudore prima di arrivare all’apparente lieto fine e al ripristino di quel fragile equilibrio che sono i rapporti amicali.
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