Regia di William Webb vedi scheda film
Sempre impagabili le minirecensioni snobistiche di FilmTV, si spera quello di un tempo. In verità si tratta soltanto di un innocuo giallettino che cercava di inserirsi nella moda del tempo delle prime chat erotiche, in Italia ancora un qualcosa da divenire. Richard Hatch già con un buon avvenire alle spalle, era relegato a ruoli da protagonista in molti prodotti a basso costo direttamente per le videocassette, come questo. Se non altro, nel nuovo mux dal master 4K americano Vinegar Syndrome si vede molto bene, e la resa video a 1920p fa sì che risaltano al meglio le luci al neon e gli interni delle discoteche "tech" del periodo in cui è stato girato, così come le non poche scene notturne. La storiella è risibile e senza alcun movente plausibile o neppure tentato, così come incarnata dai due fratello e sorella morbosi, deviati e assassini, protagonisti. Solo una innocua scusa per una sequela di patinatissime, bellissime donne soprattutto poco o nulla vestite preferibilmente in bikini, ma con quasi nessun nudo vero e proprio, appunto innocuo fino in fondo e al tempo perso, confuso, nel gorgo magmatico di uscite direttamente in video, della RCA/Columbia Pictures International Video.
Però la fotografia e l'illuminazione sono di un buon livello, così come il montaggio nel finale, ed è possibile apprezzarle per come sono grazie alla recente riedizione in digitale.
Piccola parte come spessissimo da poliziotto, per il leggendario "Shaft" Richard Roundtree, recentemente scomparso.
John Nada
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