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Endgame. Bronx lotta finale

Regia di Joe D'Amato vedi scheda film

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La recensione su Endgame. Bronx lotta finale

di Antisistema
6 stelle

Per quanto un regista possa essere capace e talentuoso, il cinema è un'arte che comunque necessita di soldi per poter mettere in scena certe idee visive; non sto parlando dei blockbuster americani da milioni e milioni di dollari, ma quanto meno dell'indispensabile per un comparto tecnico dignitoso e i soldi per le scenografie e attrezzatura. Se non hai i soldi, chiaramente sei fregato e devi fare di necessità virtù, proprio come faceva la serie B italiana. 

Endgame - Bronx Lotta Finale è un tipico film di genere a bassismo costo italiano realizzato negli anni 80', chiaramente ispirato a pellicole come la saga post-atomica di Mad Max e 1997 : Fuga da New York di John Carpenter (1980), non si merita una media voto così bassa come quella del 4 su Filmtv, anche in considerazione degli scarsissimi mezzi finanziari in relazione al risultato.

Rispetto ad alcuni film di serie B che ho avuto modo di intravedere, questo ha la fortuna di avere dietro la macchina da presa Joe D'Amato, un potenziale talento in gran parte inespresso e condannato a girare con zero soldi ed in pochissimo tempo, ma considerato un'operatore tecnico molto bravo e questa sua peculiarità giova alla pellicola in questione. 

 

Come tutti i film di serie B, più che all'insieme si punta sulle singole sequenze ed Endgame risulta diviso in due parti; la prima dove il nostro protagonista Ron Shannon (Al Cliver), è campione incontrastato di un gioco in cui egli è la preda inseguita da ben tre cacciatori con cui deve battersi in cambio di un montepremi consistente; durante la partita incontra una telepate di nome Lilith (Laura Gemser), la quale incambio di un aiuto decisivo nella sfida e una grossa ricompensa, gli chiede di aiutare lei ed altri telepati a scappare via dalla città. 

Gli elementi di maggior interesse sono per la maggior parte nella prima parte, Joe D'Amato senza molte spiegazioni (vediamo solo un'esposione atomica terrificante in lontanaza nei titoli di testa presa chissà dove) ci presenta un futuro 2025 in piena decadenza, dove un governo militarista tramite il gioco dell'Endgame controlla il malessere sociale e da la caccia ai telepati che discrimina fortemente e li usa come cavie da laboratorio per scoprire i loro poteri. Oltre che con la forza ed il gioco, la pubblicità e la televisione sono armi di distrazione di massa verso le quali il regista mostra tutta la sua avversione, così come il nostro protagonista campione incontrastato che suo malgrado è diventato volto di punta dello sponsor del gioco, ma come vediamo all'inizio del film, se il tizio in TV pubblicizza i prodotti del campione, Ron Shannon che sta di spalle alla televisione, prende la scatola del prodotto e la getta nella spazzatura. 

 

Shannon è un tipo di poche parole ma molto abile nel corpo a corpo in virtù delle sue doti di guerriero; è anche vero che Al Cliver volto noto del nostro cinema di serie B rinomato per le sue partecipazioni nei film di Lucio Fulci, è in tutto e per tutto un blocco di tufo monoespressivo, ha la faccia adatta ad un personaggio ed un film del genere dando la giusta atmosfera, ma a lungo andare le sue carenze recitative comunque tendono a stufare lo spettatore più smaliziato. 

Anche il resto del cast non brilla per recitazione, a cominciare da Laura Gemser (rigorosamente vestita) perennemente imbabolata per finire ai vari caratteristi che popolano il film, le cui facce forse dicono molto più dei loro personaggi rispetto alla sceneggiatura abbastanza carente nel tratteggiarli. 

Il budget è veramente risicato, eppure specie nella prima parte, Joe D'Amato riesce a non far notare per niente tutto questo riuscendo sempre ad essere credibile e pensare che Endgame doveva vedersela con i competitor stranieri molto più costosi è notevole. 

Purtroppo la maggior parte delle pecche si concentra nella seconda parte del film in cui Shannon insieme ad un gruppo di guerrieri deve fare da scorta ai telepati nel loro viaggio di fuga; la fotografia polverosa e seppiata non riesce a mascherare l'ambientazione della campagna laziale, la quale in alcuni punti è poco post-atomica; inoltre il regista si perde un pò troppo in tante scene d'azione, le quali sono si divertenti, ma anche eccessivamente lunghe finendo con il mostrare il fianco al budget basso. 

 

Quando vi approcciate ad Endgame chiaramente dovrete scendere a compromessi, il film mescola fantascienza con l'azione fino ad influenze da spaghetti western nei duelli, ma il budget come detto è bassisimo ed in certi punti (tutti nella seconda parte) si vede eccome, a causa di ciò il film pur presentando un sacco di idee interessanti come la critica alla televisione commerciale, il gioco come strumento di alienazione, i militari simili ai nazisti e il pacifismo tramite la figura dei telepati per i quali uccidere una persona causa enorme sofferenza per via del fatto che ne sentano la sofferenza, non sono sviluppati sino in fondo poichè la scarsità finanziaria impediva di poter mettere adeguatamente in scena tutto questo ed è un vero peccato, poichè la pellicola sarebbe potuto essere molto meglio se solo Joe D'Amato fosse stato messo in condizioni produttive migliori e facendo emergere un'enorme ingiustizia di fondo nella settima arte; puoi essere anche un Fellini, un Wilder, un Bergman, un Kurosawa o un Hitchcock , ma senza soldi (che significa dover arraggiarsi con attori peggiori, collaboratori scadenti, poche riprese da realizzare in tempi ristretti sino ad un materiale tecnico fatto di attrezzature non eccelse) alla fine la realizzazione del film non sarà mai pienamente ottimale. 

Discreto successo ai botteghini all'epoca, oggi più che altro mostra come con letteralmente il niente, si potessero realizzare dei film di genere e che se dietro c'era la mano di uno capace, alla fine il risultato poteva essere anche dignitoso come in questo caso (ricordo che il Bronx praticamente è ricreato partendo da un'ex fornace situata intorno a Roma). 

 

PS: Naturalmente Endgame - Bronx Lotta Finale di Joe D'Amato vale 20 volte un Avengers Endgame dei Fratelli Russo, che proprio oggi purtroppo è diventanto il film di maggior successo della storia del cinema ed è costato un'infinità di più rispetto alla pellicola del regista Romano. 

 

locandina

Endgame. Bronx lotta finale (1983): locandina

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