Regia di Jean Renoir vedi scheda film
ANTICIPAZIONE DEL FINALE - Per questo film, in teoria incompiuto e con traversie produttive, mi viene da dire: in fin dei conti è stato meglio così. Nel senso che non gli manca niente, e costituisce un'opera completa e autonoma, oltre che riuscita. E' un film veloce, ricco di dialoghi e come frizzante, anche se il suo significato non è allegro.
Sostanzialmente, è la storia di una ragazza che sposa l'uomo sbagliato, "perché è già deciso, perché lo vuole papà, perché non posso tirarmi indietro", ecc. Forse cambiano i pretesti, ma è una situazione molto frequente anche oggi. In una domenica in campagna lei conosce l'amore, ma poi prende un'altra strada, perché non ha la forza di andare controvento. Alla fine, il film colpisce con un fendente proprio su questa verità, e mostra una donna condannata (e un po' condannatasi) all'infelicità. Lo sguardo finale dei due che si rincontrano dopo anni è struggente e tristissimo. L'ellissi narrativa credo involontaria (forse il pensarsi, l'aspettarsi, lei che si sposa con l'altro...) gioca a favore dell'effetto finale del film: non dice, ma quello che tace è già chiaro di per sé, come pure il prosieguo della storia dopo la scritta "fine". L'insieme guadagna dall'incompiutezza, e credo le dà più forza.
Certi critici vi vedono altri significati, ma io no. Ci vedo quello che ho scritto, e mi pare più per abbastanza per un film.
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