Regia di Peter Weir vedi scheda film
E' un film pacifista, o meglio - per non incorrere nei possibili equivoci a cui può dar luogo questo termine - è un film contro la guerra, e ne fa vedere l'assurdità. Lo fa in modo non didascalico, ideologico o retorico, ma con sobrietà e intelligenza. Questo il discorso generale; in particolare il film è ambientato durante la I Guerra Mondiale, e lo è in modo non vago o pretestuoso. Secondo me, da quello che si legge almeno, è ricostruito bene il clima di quegli anni, caratterizzati soprattutto dal folle entusiasmo dei giovani per la guerra, che vedevano come un combattere per grandi e nobili ideali, credendo nell'eroismo come supremo valore. Il regista mostra molto bene la febbre e la smania di arruolarsi e di combattere di giovani che poi ricevettero la tremenda purga della realtà della guerra e, per piccoli ma efficaci accenni, mette il luce l'assurdità della logica militare. Bravi e atletici i protagonisti, e una nota di merito anche per l'attore che interpreta il maggiore (chi è?). Molto bella la scena finale.
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