Regia di Chi Leung 'Jacob' Cheung vedi scheda film
BATTLE OF THE WARRIORS ( o THE WITS ) diretto nel 2006 da Jacob Cheung e interpretato tra gli altri da Andy Lau, Bingbing Fan e Sung-Kee Ahn è un interessante kolossal storico di guerra realizzato secondo la migliore tradizione del cinema epico cinese sullo stile di LA BATTAGLIA DEI TRE REGNI di John Woo o L' IMPERATRICE E I GUERRIERI di Ching Siu-Tung. Come i precedenti, anche questo film è ambientato nella Cina del 370 a.C., durante il periodo dei Regni Combattenti. La storia ha inizio quando le truppe dell’esercito di Zhao avanzano sul remoto regno fortificato di Liang. Per difendere la città, i governanti chiamano uno stratega militare seguace di Mo Tsu. Mentre le truppe Zhao si preparano all’attacco, Ge Li (Andy Lau) giunge ai bastioni di Liang. Grazie alle moderne tecniche di guerra del nuovo arrivato, discepolo della scuola di pensiero di Mo Tsu, le forze nemiche vengono respinte nonostante la superiore potenza militare. I festeggiamenti a Liang però non durano molto in quanto le truppe Zhao si radunano sotto la guida di Xiang Yanzhong (Ahn Sung-ki), che giura di prendere la città. Quando gli invasori preparano l’assedio, i soldati di Liang, nettamente inferiori di numero, seguono le strategie Mo Tsu di Ge Li, preparandosi a resistere e cercando di anticipare ogni mossa possibile dei loro avversari. Non tutti però sono così bendisposti nei confronti del nuovo aiutante; l' eroismo e la rapida ascesa al comando di Ge Li suscitano diffidenza tra i governatori della città, a partire dai massimi livelli. Il film è sicuramente ben realizzato con spettacolari scene epiche, imponenti sequenze di battaglia e un cast di alto livello. Certo me lo aspettavo un po' diverso: qui infatti si è abbastanza lontano dal wuxia estetico, pur rimanendo un' attenta cura foto-scenografica, mentre predomina lo stile bellico con toni molto tristi e cupi e frequenti momenti piuttosto forti e violenti. Più simile quindi alle violente pellicole degli anni '70 che a film come LA CITTA' PROIBITA o THE PROMISE. Certo, lo svolgimento e il budget sono a un livello decisamente superiore rispetto ai vecchi film di Chang Cheh, piuttosto rozzi nella messa in scena, e i combattimenti di arti marziali sono interamente sostituiti con imponenti scene di scontri bellici con un' infinità di comparse. Sicuramente un film che avrebbe meritato maggiore visibilità, molto bello nonstante il finale troppo triste e strappalacrime. Per gli appassionati del genere sarebbe da non perdre ma può piacere anche al grende pubblico, alcuni momenti sono spettacolari al pari delle grandi produzioni americane, come quando Lau e Fan si buttano giù dalla cascata, inoltre restano sempre le notevoli scenografie paesaggistiche sempre punto di forza di questi film.
Ottima
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