Regia di Nanni Loy, Gianni Puccini vedi scheda film
Molto modesto e banale, scontato nel suo buonismo socialeggiante alla buona, in cui gli orefici non solo non sparano ai ladri ma neppure li denunciano, anzi, per redimerli li assumono come direttori del negozio oppure, se d'altro sesso, le sposano dall'oggi al domani. Non so come Di Giammatteo (alla voce Puccini) possa definirlo "una satira della piccola borghesia": ci sono alcuni ladruncoli poveri ridotti alla fame, un ricco signorile ladro in guanti gialli e un ricchissimo orefice, ma nessun piccolo borghese…
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