Regia di Nanni Loy, Gianni Puccini vedi scheda film
Esordio dietro la macchina da presa per Loy, in coppia con Puccini: un tandem che funziona (ed entrambi infatti saranno due ottimi registi). La commedia è leggera, ma scritta con cura e dotata di personaggi ben approfonditi (sceneggiatura di Bruno Baratti e dei due registi); a nobilitare il tutto c'è poi un cast degno del massimo rispetto: Gabriele Ferzetti, Andrea Checchi, Memmo Carotenuto (un classico, nella parte del malfattore), la bella Abbe Lane. Il colpo di scena finale, la rivelazione della ragazza, è un buon espediente per 'svecchiare' una storia in apparenza non molto originale, che finisce così per andare incontro a risvolti imprevedibili e godibili. Curiosità: "Parola di ladro" è l'ultima battuta del film. 6/10.
Un gioielliere frequenta una bella ragazza povera; una sera, mentre i due sono in giro per Roma, in casa del gioielliere entrano i ladri, rubano un prezioso gioiello e lo sostituiscono con una copia. La ragazza era pagata dai ladri per tenere l'uomo fuori di casa propria; sinceramente affascinata da lui, gli rivela tutto.
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