Regia di Sidney Lumet vedi scheda film
Film che si propongono di affrontare, chi direttamente chi meno, il tema della pena di morte ce ne sono in grande quantità. Ma quelli che realmente di costringono ad una vera riflessione interiore sono veramente pochi, meno di dieci. E tra questi non c'è ad esempio "Il miglio verde", pellicola che può anche essere considerata un capolavoro delicato e tragico ma che sul fronte giuridico si limita a farci sbattere i pugni contro le ingiustizie in generale.
La parola ai giurati invece appartiene proprio a quello sparuto numero di film cui accennavo prima tra i quali spiccano in primis anche "Sacco e Vanzetti", storia vera che ha smosso il mondo intero, e Dead man Walking, che non è l'ennesimo film di zombie.
Il film è teatrale. La scelta del bianco/nero gli conferisce, potendo, anche una carica maggiore. I dialoghi incalzanti, vivi e brillanti. Le interpretazioni sono magistrali. Scelta azzeccata quella di focalizzare tutto sui giurati. L'avvocato, il giudice, il pubblico ministero, perfino l'imputato è vero ci sono ma lo spettatore se li deve dimenticare. Non è un film processuale, nessun deve convincerci su chi ha torto e chi ragione e il condannato non deve impietosire nessuno. Tutto ruota esclusivamente su chi, per il sistema giudiziario, ha in mano il destino di vita e di morte di un ragazzo, su chi concede l'arma al boia.
Henry Fonda nei panni del giurato n.8 si lancia in una vera e propria opera di convincimento silente e pacifica che lotta contro la sordità congenita dell'ignoranza e contro il prepotente baccano della tracotanza. La sua è una scalata dura, resa ancora più grave dal caldo soffocante, indiscusso protagonista di tutti i 96 minuti.
Se si vuole trovare una debolezza dell'opera punterei il dito sule ragioni dei favorevoli alla pena che le ho trovate un pò carenti. Mentre nelle accese discussioni sul tema in questione si trovano argomentazioni per nulla deboli a cui si sarebbe potuto attingere per rendere, se possibile, ancora più incisiva la persuasione.
Nel complesso il mio personalissimo voto è 8½, ma ho aggiunto mezzo punto in più per la tematica affrontata a cui sono particolarmente sensibile
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