Trama
Eleanor (Gemma Anterton) e Clara (Saoirse Ronan), due misteriose e giovani donne senza un soldo, fuggono dalla scena di un violento crimine e trovano riparo in una località costiera, dormendo sul lungomare o in motel fatiscenti. Per sopravvivere, Eleanor comincia a prostituirsi fino a quando incontra il timido Noel che le mette a disposizione il Bisanzio, il suo squallido motel, che lei con un occhio al futuro provvede a trasformare in un bordello. Nel frattempo, Eleanor, eterna studentessa, conosce Frank, uno spirito affine che involontariamente le carpisce il segreto più grande della sua vita: nonostante sembrino adolescenti coetanee, Clara e Eleanor sono in realtà madre e figlia, vissute nei primi anni dell'Ottocento e discendenti di una stirpe di vampiri che hanno bisogno di sangue umano per sopravvivere. Da un momento all'altro, nella cittadina cominciano anche a susseguirsi una serie di misteriosi delitti che costringe le due donne a confrontarsi con un passato da cui per troppo tempo sono state in fuga.
Approfondimento
BYZANTIUM: UN OMAGGIO AI VAMPIRI
Moira Buffini, drammaturga e sceneggiatrice a cui si devono gli adattamenti di Tamara Drewe. Tradimenti all'inglese e Jane Eyre, aveva sempre voluto scrivere una storia sui vampiri. Sin da bambina, è stata infatti affascinata dai film horror interpretati da Christopher Lee per la casa di produzione Hammer, capaci di provocare sentimenti contrastanti in lei. La paura e il fascino sortiti da una figura così misteriosa come quella del vampiro l'hanno portata nel 2007 a scrivere A Vampire Story, un racconto scritto per divertimento e destinato a un pubblico di adolescenti, che a suo modo rende omaggio a Carmilla di Sheridan Le Fanu e a tutte le storie gotiche sui vampiri. A differenza del Dracula di Bram Stoker, i vampiri "gotici" non si trasformano in polvere alla luce del giorno, non hanno bisogno di dormire in bare, non diventano pipistrelli, non hanno denti visibili e, soprattutto, sono molto più invisibili perché si muovono nella società mischiandosi e confondendosi tra le persone normali. Al centro di A Vampire Story, divenuto nucleo della sceneggiatura che la Buffini ha scritto per Byzantium, vi è il rapporto tra una madre e una figlia entrambe vampire e immortali. L'idea di avere due protagoniste femminili vampire ha attirato l'attenzione del produttore Stephen Woolley, colpito da come Moira Buffini avesse ribaltato la figura femminile: di solito, nei film sui vampiri la donna è quasi sempre preda di un vampiro, oggetto dei suoi desideri e non è mai cacciatrice. Protagoniste di Byzantium sono Clara (Gemma Arteton) ed Eleaonor (Saoirse Ronan), una madre e una figlia la cui età non si distanzia di molto. Ciò è dovuto al fatto che sono state rese immortali in diverse fasi della vita: la madre a metà dei suoi vent'anni e la figlia nell'adolescenza. L'età gioca un ruolo fondamentale nella storia, dato che genera un rapporto ora fantastico e di complicità ora contorto e confuso che genera rivalità e competizione. Rispetto alla prima stesura di A Vampire Story, la Buffini ha creato però una sceneggiatura più approfondita e ha abbandonato i toni da commedia per assumere sfumature più dark e generare paura.
UN IDEALE TRITTICO CINEMATOGRAFICO
Non è una sorpresa che dietro la macchina da presa per Byzantium vi sia Neil Jordan. La sceneggiatura di Moira Buffini è per certi versi influenzata dalle storie sui vampiri scritte da Anne Rice negli anni Novanta ed è stato lo stesso Jordan a portare sullo schermo Intervista col vampiro, uno dei romanzi più famosi della scrittrice. Dopo aver realizzato insieme In compagnia dei lupi, tratto da un romanzo di Angela Carter, il produttore Stephen Wooley e Neil Jordan avevano intenzione di realizzare un altro film dello stesso genere, incentrato però sulla figura del vampiro donna come epilogo di un ideale trittico che aveva visto proprio in Intervista col vampiro una sorta di prologo. Colpito da una storia che citava al suo interno altre storie (il rapporto tra la sensuale, violenta e iper-protettiva Clara e la più cerebrale Eleanor ricorda molto il legame tra Louis e Lestat di Intervista col vampiro) e tematiche già da lui trattate, con un narratore in costante mutamento e ambientata in una cittadina inglese piuttosto che irlandese, Jordan accetta di portare sullo schermo Byzantium e trasferire in immagini quella che considera una reinvenzione della leggenda sui vampiri.
Con un intervallo di tempo che si estende attraverso i secoli, Jordan considera lo script di Byzantium come due secoli di vicende di una madre e una figlia condannate a vivere insieme per sempre e, soprattutto, molto lontano dai cliché soprannaturali (a fronte di linee narrative deboli) a cui il pubblico è abituato dopo l'exploit della saga dei vampiri di Twilight. Pur mantenendo gli aspetti sanguinolenti della vicenda, Jordan ha voluto altresì che non film non si usasse mai la parola "vampiro", perché le due protagoniste non hanno nulla in comune con la figura tradizionale del vampiro: Clara ed Eleanor vengono definite "soucriants" e non uccidono mai attraverso i denti, essendo invece dotate di un artiglio "speciale" che cresce quando hanno fame e usano per tagliare la gola delle loro vittime.
DUE DONNE AGLI ANTIPODI
In un ribaltamento di elementi tipici del genere vampiresco, le donne rappresentate in Byzantium non sono più vittime delle violenze dell'uomo. La prospettiva è capovolta e gli uomini si ritrovano ad essere il sesso debole, coloro che pregano per rimanere in vita. Clara, nata nel XVIII secolo e costretto a prostituirsi da un uomo potente e malvagio di nome Ruthven, ha una figlia che abbandona in orfanotrofio, sapendo che non può offrirle nessuna prospettiva di vita migliore. L'occasione giusta per cambiare vita qrriva quando l'enigmatico personaggio di Darvell rivela a Ruthven di aver trovato il segreto della vita eterna. Da quel momento, inizia il percorso di rivincita di Clara che, rubando l'immortalità, reclama la figlia e mette in moto il resto degli eventi che si svolgono nel film. Dopo una vita di abusi perpetrati dagli uomini, Clara comincia ad usare i suoi poteri per vendicarsi. Da immortale, ha bisogno di nutrirsi di sangue umano e trova piacevole annientare protettori, misogini e caporali della malavita di sesso maschile. Come madre, è anche ferocemente aggressiva nei confronti di chi si avvicina alla figlia Eleanor, che invece ha un carattere quasi all'opposto. Cresciuta fino a 16 anni in orfanotrofio, è stata resa immortale dalla madre con cui in 200 anni ha creato un rapporto profondo ed esclusivo che le ha portate a girovagare da un posto all'altro perché inseguite da Ruthvem, Darvell e altri due vampiri che non ammettono l'invasione dei loro "sacri territori" maschili. Rispetto a Clara, Eleanor è mite e compassionevole, sempre disposta a seguire le scelte che altri fanno per lei. Non è però del tutto felice della sua condizione, vive in uno stato di malinconia che riversa in pagine scritte che nessuno dovrà o potrà mai leggere. Il suo desiderio di stabilità e accettazione sociale diventa ancor più preponderante quando nella località balneare inglese in cui arrivano incontra Frank, un ragazzo timido e introverso a cui irrimediabilmente si lega. A differenza di Eleanor, Frank è però un essere mortale e, per di più, è affetto da una malattia del sangue.
Trailer
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Commenti (3) vedi tutti
Neil Jordan sotto effetto valium??? Di una noia mortale e trama imbarazzante.
commento di Travis21I vampiri hanno contagiato sceneggiatori e registi, visto che per l'eternità continueranno a tediarci con storie sempre più balorde; quì unica novità una vampira con le poppe: quelle notevoli di Arteton per la cronaca, che in Creed ci era piaciuta mentre qua sembra fare la parodia di Serena Grandi.
commento di gherritUn dramma fantasy sul vampirismo affrontato con metrica romanzesca, angosciante quanto affascinante, senza scomodare i noti super poteri o la modaiola eleganza pret à porter. Un racconto seducente narrato con buon ritmo ed intrigante verve.
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria Riccardelli