Regia di Erik Van Looy vedi scheda film
Premetto che non ho visto la versione fiamminga, sempre di Van Der Looy, di questo thriller, che pare, almeno dai voti ricevuti, decisamente migliore, e quindi mi devo limitare a questo "remake" americano, sempre dello stesso regista. In effetti, a visione completata, sembra fatto apposta per il mercato statunitense, vista l'abbondanza di gnocca, soldi, yuppies e l'aspetto di un thriller piuttosto ben congegnato. Cinque bambocci, più o meno ricchi, tutti fedifaghi, tutti con famiglie più o meno allo sfascio, che si dividono, segretamente, un loft dove portare le rispettive amanti. Solo che un giorno, una di queste, viene ritrovata morta. Da qui parte un bel circo, arzigogolato, dove il cameratismo fa piano piano spazio alle debolezze di ognuno, fino a quando l'amicizia, che sembrava indistruttibile, finisce per sfasciarsi. Un thriller da camera, con parecchi flashback, che dovrebbero aiutare a comprendere la vicenda, che rimane comunque un po' complessa. Dietro a una patina di lustrini e belle donne, che spingono il film anche in territori sottilmente erotici, rimane comunque poco: il peso specifico è basso, c'è uno scatto solo negli ultimi venti minuti e anche se la recitazione generale è buona, alla fine si assiste a un thriller piuttosto comune, non certo esaltante. Sarebbe interessante vedere l'originale, a questo punto, ma credo sia quasi del tutto introvabile.
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