Regia di Jessy Terrero vedi scheda film
Trattasi di uno di quei film che fa piangere il cuore vedendo Robert De Niro alle prese con un personaggio, e con esso un contesto, che non gli rende giustizia.
Certo questo non vuol dire tutto, purtroppo però nell’insieme si naviga veramente sotto il minimo di quanto serva per ottenere un buon (o anche solo accettabile) film.
Jonas (50 Cent) segue le orme del padre morto ed entra nella polizia con tanti buoni propositi ed un gruppo affiatato di amici alle spalle.
Ben presto conosce Vic Sarcone (Robert De Niro), vecchio amico di suo padre, che assieme a LaRue (Forest Whitaker) lo introduce nel giro che conta e che prevede affari sporchi e poca legalità.
Quando capirà la verità sul passato andrà contro questo sistema corrotto.
“Freelancers” è un poliziesco stereotipato che spreca malamente le possibilità che la situazione gli offre per natura; il regista Jessy Terrero cerca infatti più di una scorciatoia, la sceneggiatura non offre certo mirabolanti soluzioni, il canovaccio è presto chiaro ed in fondo non sarebbe nemmeno questo un guaio imprescindibile.
Purtroppo si avanza perdendo sempre più credibilità (tra scelte e personaggi avventati), con cattivi pluriennali fregati come dei pollastri e comunque un insieme che non riesce a costruirsi una propria dimensione epica (e non copia nemmeno troppo bene quanto potrebbe/dovrebbe).
Un tratteggio che appare fin troppo grossolano, con un intreccio deficitario per cui le tante azioni proposte perdono man mano di significato e di pertinenza.
Poco significativa la presenza in primo piano di 50 Cent, ancora una volta sprecato Robert De Niro e forse va ancora peggio a Forest Whitaker, altro grande attore che ormai da anni si è perso in film di seconda fascia (mi sa che per lui contano più i dollari dell’ingaggio che altro).
Prodotto da rapido consumo, che si dimentica alla veloce (o almeno lo si spera), che non sa coltivare la possibiltà a propria disposizione sprecando anche un buon materiale umano.
Debilitante.
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