Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
Uno dei migliori film di Zampa, che per me è anche uno dei migliori registi italiani di sempre. E lo è perché, come spesso fa questo regista, descrive l’italiano per quello che è: e in modo chiaramente, onestamente, e purtroppo realisticamente, pessimistico. E nella lucida e fedelissima ricostruzione della pessima Italia fascista, l’italiano medio non ci può che fare una squallidissima figura.
La società lì è dominata da ignorantelli che, se sono assurti a classe dirigente, è stato solo perché hanno saputo essere più abili nel mantenersi ladri e/o violenti: di qualità umana non v’è ombra. L’attenzione a ciò che è importante solo nell’apparenza, ma non nella realtà più profonda, è uno dei tratti distintivi di chi (e sono tanti!) si è arricchito grazie al fascismo. Le persone meritevoli, dal punto di vista morale e culturale, non possono che scendere ai livelli più infimi della società, pressoché emarginate: questo è successo nel fascismo, ma non si creda che sia successo solo lì. In realtà ciò è successo pressoché sempre nell’Italia unita, e continuerà a succedere, finchè l’italiano medio continuerà a mancare di amor proprio e dignità.
Il film fa sorridere riflettere, anche per merito di un cast strepitoso.
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