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Drift - Cavalca l'onda

Regia di Ben Nott, Morgan O'Neill vedi scheda film

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La recensione su Drift - Cavalca l'onda

di supadany
6 stelle

Film che nasce dal desiderio di Myles Pollard, che per cinque anni ha coltivato questo progetto, che poi ha visto la luce grazie alla sua passione ed anche alle amicizie, ad esempio con l’ormai svezzato Sam Worthington.

La passione si vede tutta, ma spesso e volentieri questo ammirabile sentimento non permette di fare tutti i conti giusti.

Australia, anni settanta, i fratelli Kelly amano il surf, Andy (Myles Pollard) ha la testa sulle spalle, Jimmy (Xavier Samuel) assai di meno, ma i due si ritrovano insieme a coltivare il sogno di vivere vendendo oggettisca da surf.

S’imbattono nella malavita, conoscono un figlio dei fiori (Sam Worthington) e s’innamorano entrambi di Lani (Lesley Ann-Brandt), ma sono con l’acqua alla gola ed un evento internazionale sulle onde è la loro ultima occasione per salvarsi.

 

scena

Drift - Cavalca l'onda (2012): scena

 

Drift” è, e vuole essere, un film di facile ricezione, d’altronde è stato pensato con più cuore (tanto) che cervello, il che è un limite difficile da oltrepassare.

Dentro ci si trova tanta “roba”, ma si tratta più di quantità che di qualità, ad esempio troviamo una donna oggetto di molteplici attenzioni, ma poi questo rimane più sulla carta e tanto appare diretta conseguenza di moda e periodo storico, ad esempio per la figura del “figlio dei fiori” interpretata da Sam Worthington e per la strada secondaria legata all’impatto dell’eroina, considerata la droga dei sogni, ma che alla fine semplicemente ha distrutto la vita di chi l’ha vissuta.

Si lavora dunque per lo più sull’accumulo, il che riempie comunque la narrazione regalando vivacità ed agitazione, certo poi il tocco è per lo più semplicistico anche se le scene di surf sono poderose ed in fondo il pubblico affezionato a questa sub-categoria filmica qui ci trova tutto ciò che cerca, a partire dal fatto che è ancorato nel periodo migliore per rappresentarlo (ovvero quello della sua ascesa e non solo la sua, il mondo cambia) e che narra di un uomo che semplicemente lotta per realizzare il suo sogno (elemento che fa legare un po’ tutti).

Un film dunque alla mano, e che come tale va, per forza di cose, preso, un po’ tarato nello sviluppo, ma senza dubbio anche onesto, anche un po’ stringato laddove si poteva creare enfasi, vedasi il finale, con un clima amichevole (Myles Pollard, Xavier Samuel e Sam Worthington si conoscono da sempre) che però si percepisce nitidamente.

Un po’ banale, ma sincero ed energico. 

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