Regia di Ben Nott, Morgan O'Neill vedi scheda film
L'Australia come l'America, una striscia di costa trasformata in un paesaggio californiano e dentro l'oceano, con le onde alte come Godzilla un pupullare di "cowboy" del mare pronti a cavalcarle. E' questo lo scenario di "Drift cavalca l'onda" ultima versione del grande prototipo girato da John Milius. In realtà le similitudini con "Un mercoledì da Leoni" rimangono in superficie perchè oltre allo sfondo storico in via di trasformazione (gli anni 70, la guerra in vietnam, le grandi rivolte sociali) a mancare è anche il tessuno di quella controcultura che il surf in qualche modo ha rappresentato all'interno del contesto americano. Ad essere importante è invece il sogno di una famiglia come tante, ed il suo tentativo di migliorarsi attraverso la costruzione e la vendita di tavole, costumi ed altri accessori indispensabili a quell'attività. E poi le complicazioni - qui rappresentate da un poco di buono e dalla sua banda - che come sempre scandiscono il cammino di tutti gli uomini di buona volontà.
Pur con molti clichè, il più evidente è quello del personaggio interpretato da Sam Worthington ("Avatar", 2009), una specie di guru che nelle intenzioni della storia dovrebbe condensare la visione alternativa ed il contraltare rispetto al conformismo degli altri protagonisti, "Drift" si mantiene concreto evitando le solite riprese relative ai virtuosismi dei campioni acquatici ma preferendo concentrarsi sul legame tra Andy e Jimmy i due protagonisti del film, descritto mediante differenze generazionali e caratteriali, ed attraversato dalla presenza di una donna della quale entrambi finiranno per innamorarsi. Il risultato è coinvolgente come un prodotto televisivo di buona fattura e, considerata la stagione, sufficientemente adatto a rappresentare il giusto passatempo per serate senza meta.
(icinemaniaci.blogspot.com)
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