Regia di Enrico Pitzianti vedi scheda film
Siamo nel Paese dove dal 13 maggio 1978 vige una Legge (l’ammirata 180, ispirata al lavoro dello psichiatra Franco Basaglia e dei suoi collaboratori) che fu la prima al mondo a imporre la chiusura dei manicomi (l’ultimo ha abbassato le serrande il 14 maggio 2000) e la creazione dei servizi di salute mentale nella comunità. Eppure, a Quartu Sant’Elena (provincia di Cagliari), dal 2009 Casamatta - una residenza socioassistenziale abitata da persone assolutamente normali ma bisognose di cure e (per l’appunto) assistenza - vive un’odissea causata da cattive politiche, totale mancanza di sensibilità, maneggi e magheggi del potere locale capace di giocare sulla pelle dei malati e di chi si adopera per rendere concreta l’Utopia (che poi Utopia non è) basagliana. Il 51enne Enrico Pitzianti (già conosciuto per lavori assai interessanti, tra cui Tutto torna) denuncia (supportato dalla Società Umanitaria e dalla Cineteca Sarda) il vergognoso stato delle cose con un documentario al contempo tenero e arrabbiato, filmando e registrando la vita quotidiana degli straordinari inquilini di Casamatta e di coloro (quasi esclusivamente donne mai dome, a partire da Gisella Trincas) che hanno ancora voglia di lottare contro i soprusi, i pregiudizi e le follie (queste sì) della Pubblica Amministrazione. Un film militante senza furori e stimmate, attraversato da volti, gesti, abbracci, lacrime, sorrisi, pugni ideali e materiali sbattuti (con pudore) sul tavolo, che non si dimenticano.
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