Regia di Enrico Pitzianti vedi scheda film
Il merito principale di Pitzianti è stato di “entrare in gioco nel tempo reale”, senza nessuna esitazione, quando un macigno tutto umano si abbatteva sulla Casamatta e di aver scelto di testimoniare “in diretta” le vicende degli ospiti. Così lo spettatore, ricondotto nel 2009, si trova ad essere, a fianco ad una famiglia di otto persone, toccanti nella loro sensibilità e amabili per la commovente tenacia, testimone di fatti incredibili (roba da matti) ma purtroppo tipici, e riproducibili, della nostra Italia.
Così nel Paese di Basaglia e dei Manicomi chiusi da trent’anni il capriccio di un operatore pubblico, uno psichiatra pieno di invidia e rancore verso “i basagliani”, complice il quotidiano del luogo, innesca una bomba. La bomba è carica di menzogne e stupidità (in quella casa si compirebbero irregolarità e violenze), ma i suoi effetti divengono micidiali se maneggiata in un clima fatto di ignoranza e arretratezza culturale. Attraverso le conseguenti peripezie dei personaggi, i magnifici operatori e la prodigiosa famiglia, scopriamo su uno sfondo a tratti grottesco, le pieghe più indecorose e meschine di una diffusa “società del rifiuto”. Il contrappunto poetico ma reale, a cui il regista da splendidamente risalto con il tocco delicato di una cinepresa che interagisce familiarmente, è dato dalla fierezza e dignità dei nostri paladini, armati di una grande maturità affettiva e da una piena consapevolezza dei loro diritti. Alla fine saranno loro a spuntarla e il “casaccio” si sgonfierà come neve al sole (Casamatta è un luogo socio-assistenziale, riproduce una normale situazione familiare, e non può e non deve attenersi alla normativa prevista per le strutture sanitarie). Ma Pitzianti, attraverso la vicenda ci costringe ad interrogarci su quanto ognuno di noi fa, o può ulteriormente fare perché in Italia cresca la cultura dei diritti e del valore della responsabilità (quanta, nel film, quella del medico del Servizio Sanitario Nazionale, del giornalista in cerca di scoop e del Carabiniere dei NAS che del primo avvalora implicitamente le dichiarazioni calunniose?)
aldoom
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