Dopo dieci lunghi anni di assenza, il cinquantenne Jacques (William Hurt) Jacques si installa nella cantina della casa di Mado a sua insaputa con la complicità del figlio, entrando come un fulmine a ciel sereno nella sua vita. Sposata e madre di Paul, un bambino di sette anni, Mado è sospettosa nei confronti delle vere intenzioni di Jacques quando nota che tra il ritrovato amante e suo figlio si sta creando un forte rapporto di empatia e complicità che rischia di tagliarla fuori. Così, nonostante la presenza del marito, Mado chiede a Jacques di trasferirsi nel seminterrato della sua abitazione in modo da poter controllare i suoi movimenti e stargli il più vicino possibile quando questi incontra Paul.
L’incipit in medias res è il primo indizio nella strada verso l’ossessione, con lo sguardo di William Hurt che un po’ fissa il bambino che ha poggiato la testa sul cofano della sua macchina un po’ guarda il vuoto, circondato dalla nuvoletta del fumetto che mostra gli indecifrabili codici del suo pensiero. Colmare le assenze perdurate nel tempo e mai celate… leggi tutto
Una coppia ormai consolidata ma cio' nonostante pur sempre inedita, poco mondana, singolare, affascinante quella composta dall'americano William Hurt e dalla francese Sandrine Bonnaire. Due attori diversissimi e straordinari, lui la star trentenne piu' bella e premiata deglia anni '80, lei l'attrice che folgora lo schermo con la sua bellezza "ordinaria e disordinata" sin dalla prima apparizione… leggi tutto
L’incipit in medias res è il primo indizio nella strada verso l’ossessione, con lo sguardo di William Hurt che un po’ fissa il bambino che ha poggiato la testa sul cofano della sua macchina un po’ guarda il vuoto, circondato dalla nuvoletta del fumetto che mostra gli indecifrabili codici del suo pensiero. Colmare le assenze perdurate nel tempo e mai celate…
Per un genitore la morte di un figlio è sicuramente il dolore più devastante e incolmabile ed è questo il tema del film. Non si capisce subito, sembra quasi che l’assenza di riferisca alla ex moglie ora sposata e madre di un bellissimo ragazzino (Paul). La storia è ambientata in una qualche città della Francia dove Mado, una giovane donna vive con il…
Sandrine Bonnaire aveva esordito alla regia di un lungometraggio nel 2007 con “Elle s’appelle Sabine”, un documentario sulla sorella affetta da autismo, uscito nelle sale francesi dopo essere stato trasmesso in televisione. Qui, realizza per la prima volta un film vero e proprio, un thriller sentimentale e intimista riuscito solo in parte, ma promettente se la grande attrice…
Una coppia ormai consolidata ma cio' nonostante pur sempre inedita, poco mondana, singolare, affascinante quella composta dall'americano William Hurt e dalla francese Sandrine Bonnaire. Due attori diversissimi e straordinari, lui la star trentenne piu' bella e premiata deglia anni '80, lei l'attrice che folgora lo schermo con la sua bellezza "ordinaria e disordinata" sin dalla prima apparizione…
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