Regia di Enzo D'Alò vedi scheda film
Un Pinocchio d'animazione che, pur non offrendo particolari voli pindarici, riesce comunque a coinvolgere grazie alle sue colorate ambientazioni ed a una trama comunque fedele al romanzo di Collodi
Nulla toglie e nulla aggiunge al romanzo di Collodi il lavoro di Enzo d'Alò, che non si può certo considerare all'altezza del capolavoro Disney ma che comunque è accattivante con i suoi colori pastello, spesso vivacissimi, ed una grafica che a tratti ricorda i disegni di Luzzati. Dal punto di vista della trama ci sono alcune varianti di poco conto rispetto ad uno dei romanzi che più hanno ispirato il mondo del cinema, e non è necessariamente un male se il rischio dietro l'angolo era di snaturare, o peggio ancora banalizzare una storia evergreen per grandi e piccini. Certo la fatina modello manga e qualche strano innesto come il pescatore verde (anche se con la voce del compianto Lucio Dalla, autore anche di parte delle musiche) non convincono del tutto, ma se si guarda l'opera nel suo insieme non si può dire che non abbia i suoi momenti poetici ed una certa capacità di interessare sia un pubblico adulto che uno di bambini (anche se niente, a mio personale parere, potrà eguagliare non solo il già citato cartoon Disney ma soprattutto l'ottimo ed indimenticato sceneggiato di Comencini).
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