Regia di Francesco Amato vedi scheda film
L'italiano Cosimo e la francese Nicole si mettono insieme nel 2001, dopo essersi conosciuti durante le proteste contro il G8 a Genova. Il loro amore prosegue nel tempo e i due trovano lavoro presso un organizzatore di concerti. Qui però assistono a un nuovo evento sconvolgente: un incidente gravissimo di cui è vittima un loro collega, per giunta immigrato clandestino.
Opera seconda per Francesco Amato, a ben sei anni di distanza dall'abbastanza deludente Ma che ci faccio qui! (2006), Cosimo e Nicole a fronte di qualche passo avanti presenta gli stessi difetti e gli stessi limiti dell'esordio. Ovvero, per quanto riguarda i primi: fa piacere la marcata contestualizzazione della storia, ancorata alla realtà italiana giovanile dell'inizio del ventunesimo secolo, così come va denotato un chiaro spirito 'civile' dietro alle vicende narrate, per quanto l'intento di denuncia sia solamente un accenno nel complesso dell'opera. Parlando di difetti e limiti, invece, non si possono non notare le velleità muccinesche - da melodramma moderno, estetismi fini a sè stessi - e qualche banalizzazione delle situazioni e dei personaggi messi in scena. Poco gravi come zavorre, ma pur sempre presenti; si conferma preponderante anche l'approccio musicale al cinema da parte di Amato, che inserisce nella storia - in totale linea con l'andamento diegetico - esibizioni di Afterhours, Verdena, Marlene Kuntz e Bud Spencer Blues Explosion, ovvero di quattro delle band fondamentali per il rock italiano a cavallo del Duemila. Sceneggiatura firmata dal regista insieme a Daniela Gambaro (coautrice anche del copione del debutto di Amato) e a Giuliano Miniati; interpreti principali: Riccardo Scamarcio, Clara Ponsot, Paolo Sassanelli, Andrea Bruschi, Souleymane Sow, Angela Baraldi. 3,5/10.
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