Regia di Francesco Amato vedi scheda film
Un sguardo per innamorarsi. Può succedere ancora. Ed è ciò che accade a Cosimo, italiano, e Nicole, francese. È accaduto nel 2001, durante il G8 di Genova, dopo che a Nicole un poliziotto aveva rifilato una bastonata in testa. La storia è raccontata partendo dalla fine per poi riallacciarsi con il presente e aprirsi a un nuovo finale tutto da interpretare. Cosimo, Nicole e Genova: sono questi i tre protagonisti di un film che sorprende per libertà anarchica e gioia di vivere. Pare un figlio della New Hollywood Anni 70, un on the road dell’anima avvolto dal rock e dalla musica che sperimenta. Come le vite di due giovani che non vogliono essere regolamentati, che viaggiano senza documenti, che decidono sempre nell’istante esatto in cui compiono i loro gesti spontanei, appassionati, erotici, danzanti. Merito di regista e sceneggiatori, certo, ma soprattutto dei due attori che lo affollano con una naturalezza quasi documentaria. E se la sorpresa (relativa, visto che in Francia è già apprezzata e lavora dal 2007) è Clara Ponsot, bella e inquieta quanto basta per perderci la testa, il regalo è un Riccardo Scamarcio al meglio (fino a oggi) delle sue possibilità, maturo e intenso come mai prima. Sgorga da ogni singola inquadratura il suo tormento e la sua estasi: quella di trovarsi a indossare un personaggio per lui pressoché perfetto. Vincitore della sezione Prospettive Italia al Festival di Roma 2012.
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