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Of Snails and Men

Regia di Tudor Giurgiu vedi scheda film

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La recensione su Of Snails and Men

di OGM
6 stelle

Uomini e lumache. Nella Romania della transizione democratica, la libertà si paga in natura. Con la sottomissione, di anima e corpo, alle logiche del capitalismo. Tutto si può comprare e tutto si può vendere, pur di fare soldi. Una fabbrica e i suoi macchinari. Oppure i propri spermatozoi, acquistati a peso d’oro da una banca del seme. È solo ricorrendo in massa a questo espediente che le maestranze di un’industria in procinto di essere chiusa, e ceduta a imprenditori stranieri, possono sperare di partecipare alla trattativa come migliori offerenti. Gli esseri umani sono carne mercificata. Un po’ come certi molluschi che, per quanto privi di sapore, sono considerati un cibo di lusso. L’operaio George Petrescu è la mente di un’operazione nella quale il proletariato mette sul piatto la risorsa primitiva che dà origine al suo nome: la capacità di procreare, ossia di produrre materia organica posta al servizio dei ricchi, per soddisfare i loro voluttuosi desideri. Tra questi vi sono le pietanze da gourmet a base di escargots, ma anche i bebè che si ricevono su ordinazione. Gli intrallazzi a sfondo economico affondano le radici negli istinti primordiali, rispondendo ad impulsi che superano le barriere sociali e culturali. La raffinata segretaria del capo può avere Petrescu come amante, per poi decidere di fidanzarsi con un businessman francese, con cui sembra avere in comune solo la conoscenza della lingua spagnola. L’universalità dell’amore finisce in commedia, con una poesia del sentimento uccisa a priori dalle prosaiche leggi che governano i mercati. Il socialismo reale ha lasciato lo strascico di un materialismo praticato a livello collettivo, trascurando le questioni morali dei singoli. La “donazione”  di Petrescu è funzionale allo scopo comune di un gruppo di lavoratori, ma non tiene conto delle comprensibili riserve della moglie, che considera quel gesto come un vero e proprio tradimento, né della sofferenza del figlio, che viene preso in giro dai compagni di scuola. La famiglia si disgrega, e intanto il progresso, comunque, non avanza, perché contro i poteri forti non c’è nulla da fare. Si può solo tornare indietro alla civiltà rurale, nella quale il denaro è poco, ma, in compenso, la felicità è a portata di mano. Il film di Tudor Giurgiu è una incursione politicamente scorretta in un mondo in trasformazione, i cui personaggi prendono con filosofia il venir meno delle certezze di un tempo, mentre abbracciano con entusiasmo l’idea dell’indipendenza, anche etica, rispetto ai vecchi schematismi politici. Poche idee, nobilitate da un approccio modesto eppure disinvolto, danno vita ad un racconto scanzonato, leggero e vagamente trasognato.  Of Snails and Men sdrammatizza la crisi con un sorriso a fior di labbra, dimenticando tutte le contraddizioni e le ingiustizie, per buttarsi allegramente in una scommessa sul futuro, tanto semplice quanto azzardata.  

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