Regia di Bruno Paolinelli vedi scheda film
Uno spaccato degli anni 50, momento di ripresa economica per il nostro paese, raccontato in un intreccio di storie.
Siamo a Roma in un palazzo signorile dove c’è anche il portiere, interpretato da Aldo Fabrizi.
E’ domenica, giorno di libera uscita, sia per le domestiche, sia per i militari. I “Pappagalli” sono alcuni personaggi che in modo inopportuno infastidiscono le ragazze che lavorano nel palazzo, ma il racconto in realtà è centrato sulle vicissitudini delle ragazze a servizio, le loro storie, le loro modeste ambizioni, ognuna ha la sua, per cui i presunti pappagalli passano in secondo piano, ed il titolo non rispecchia quello che poi si vede nel film.
Quello che emerge invece è un documento sulla vita di allora, le curiose abitudini, la povertà che spingeva le giovani donne provenienti da piccoli centri a recarsi nelle grandi città per andare a servizio in qualche casa.
Un uomo, un fidanzato, era per loro un opportunità, un appiglio per sistemarsi e cambiar vita.
Il film si avvale di un buon cast da Aldo Fabrizi ad Alberto Sordi che in assenza della moglie Liliana (Madeleine Fischer) cerca di approfittarsi della cameriera, poi ci sono i giovani Raffaele Pisu e Carlo delle Piane che sono due militari, c’è anche Peppino De Filippo che frequenta una domestica del palazzo dove va a rubare piccoli oggetti.
Le ragazze a servizio sono: Maria Fiore nel ruolo di Caterina, Maria Pia Casillo è Fulvia, Maria Grazia Francia, Cosetta Greco e Elsa Merlini sono rispettivamente Angelina, Giulietta e Antonietta. Nel complesso non è una commedia indimenticabile, ma lo spirito dei grandi comici del passato e la credibilità delle attrici riesce a colmare le lacune di regia.
Un film dal sorriso triste fatto di ricordi di un Italia che non c'è più.
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